domenica 11 febbraio 2007

CALDAROLA: LA SINISTRA NON PUO' SCOMPARIRE

Verso il Congresso Ds
Se i Ds si scioglieranno bisognerà pensare a una nuova forza socialista di rango europeo che contrasti il Partito Democratico, una formazione senza identità, elitaria, chiusa verso la società civile. Il rischio infatti è quello che il nuovo partito si riduca ad un'operazione lobbistica che non rispecchia le necesità del Paese


Non ho aderito alla mozione Mussi, né lo farò ora, ma la voterò nel congresso della mia sezione. Quando la stagione dei congressi sarà terminata e verrà proclamato il risultato, se la mozione del segretario Fassino, quella che propone lo scioglimento dei Ds nel Partito Democratico, avrà vinto, io lascerò immediatamente il partito. Non mi piacciono i funerali.
Lo scioglimento del Pci fu un momento drammatico, di passioni forti. Chi, come me, fu favorevole, prese atto di una storica sconfitta e si immaginò una rinascita della sinistra nell'alveo del socialismo democratico europeo. Lo scioglimento dei Ds è del tutto immotivato e provoca in me una rabbia infinita. Il Partito Democratico che si andrà, forse, a costruire non è una necessità del Paese. Non ha modelli, è fuori anche dalla tradizione americana a cui sostiene di riferirsi. Negli Usa il Partito Democratico ha un profilo politico, una pluralità di posizioni, una storia, ha persino una tradizione che si tramanda di famiglia in famiglia. E', al modo americano, identitario.
Qui si propone al contrario un partito a-identitario, che scioglie la sinistra, che si allontana dal campo delle forze del socialismo europeo. Il carattere a-identitario del Partito Democratico - non basterà un Manifesto di saggi pieno di buone parole a colmare questa mancanza di riferimenti - farà tornare in gioco la vecchie "querelle" sul superamento dei concetti dei destra e sinistra. Se il Partito non ha idee forti, l'elettore sceglierà solo le persone dovunque crederà di trovare quelle che difendono i suoi interessi o parlano la sua lingua. Il Partito Democratico che scioglie la sinistra porterà al massimo livello una delle malattie mortali del sistema politico: il proliferare dei partiti personali. Lobby e clan saranno la base organizzativa, sia nel territorio sia a livello nazionale. Il cittadino si iscriverà alla nuova formazione incardinato sul personaggio "tizio" o "caio".
Sarà un partito a numero chiuso: il patto di convivenza fra i due promotori al centro e in periferia conterrà una esasperazione del metodo Cencelli nella distribuzione degli incarichi, degli incarichi di ogni tipo.
La società civile resterà esclusa in via di principio. L'autosopravvivenza dei gruppi dirigenti non lascerà alcuna finestra aperta. Chi c'è, c'è. Il sistema della cooptazione sarà la regola. Le primarie, diverranno la sanzione di una politica contrattata dall'alto. Pensavamo di essere nel XXI secolo, torniamo all'età giolittiana.
Se i Ds si scioglieranno bisognerà pensare a una nuova forza socialista di rango europeo, socialista moderna,che sappia unire vecchi e nuovi socialisti, il mondo laico e dei diritti, che metta a confronto i riformismi anche quelli più radicali. Ne discuteremo. L'unico punto fermo è che la sinistra non può scomparire. Il volto di questo Paese, se ciò avvenisse, cambierebbe, in peggio.

Peppino Caldarola, 10 febbraio 2007

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