mercoledì 28 novembre 2007

La fiducia per impedire che entri in vigore la riforma Maroni. Ma un problema nella maggiornaza esiste

Pubblichiamo la dichiarazione di voto di Titti di Salvo, capogruppo Sd alla Camera dei Deputati, in occasione del voto di fiducia sul protocollo welfare.

Signor Presidente, la ringrazio per l'opportunità rara che viene concessa a Sinistra Democratica di far conoscere la propria opinione al Paese, visto che siamo cancellati sistematicamente da tutti i telegiornali con un‘accuratezza, da questo punto di vista, che non può essere casuale, così come ufficialmente ha riconosciuto l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, non più di una decina di giorni fa.
Vengo al punto. Sinistra Democratica esprimerà il proprio voto favorevole alla richiesta di fiducia. Lo faremo senza concedere sconti e, dunque, senza chiudere gli occhi di fronte a ciò che rappresenta la richiesta del Governo di porre la fiducia su un testo diverso da quello che è stato votato dalla Commissione parlamentare. Su tale testo Sinistra Democratica ha espresso subito le proprie valutazioni, mettendo in luce i miglioramenti, ma non nascondendo i peggioramenti che erano stati fatti. Il ripristino del lavoro a chiamata, parziale certo, ma in quei settori in cui il lavoro a chiamata si usa, con il paradosso per cui, mentre si ritorna indietro non rispetto a tutti i miglioramenti, ma sicuramente rispetto a quelli più significativi, tuttavia si conservano i peggioramenti. È un paradosso che francamente non si spiega, se non alla luce di poteri, pesi e metri di misura diversi all'interno della stessa maggioranza.
Il Governo aveva di fronte due strade dopo l'accordo con le forze sociali ed il voto che più di cinque milioni di persone, donne e uomini, lavoratori e pensionati, hanno espresso su tale Accordo. Aveva due strade di fronte: indicare quel testo come l'equilibrio non modificabile o consegnarlo al Parlamento attraverso il disegno di legge. Ha scelto la seconda strada. Giusto, bene, siamo d'accordo! Ma proprio per tale motivo la scelta di porre la questione di fiducia in ordine ad un testo diverso apre un evidente problema nel rapporto tra il Governo e il Parlamento.
Siccome di ciò si tratta, è francamente artificiosa ed anche, per così dire, insopportabile (vorrei dire priva di senso) una rappresentazione del conflitto tra parti sociali e Parlamento, come se fosse possibile in democrazia contrapporre la concertazione - che è una delle forme della democrazia partecipata, in Europa sanzionata e prevista anche nei trattati - al Parlamento.
Mi fa specie, lo dico veramente, che a richiamare il rispetto degli accordi e della concertazione sia Confindustria, che molto ha ricevuto da questo Governo, sia nella legge finanziaria precedente, sia in quella attuale (mi pare che si stia andando in tale direzione). Mi fa specie che sia Confindustria a richiamare o a sanzionare, in caso contrario, la morte della concentrazione, una Confindustria che, a fasi alterne, ha apprezzato la concertazione o l’ha rifiutata a seconda del momento.
Si è aperto, dunque, un problema serio, al netto delle dinamiche che si sono sviluppate nella maggioranza che - anch’esse - devono essere affrontate a viso aperto, nominandole: esse si chiamano Senato e ricevibilità di poteri di veto e di inibizione anche, per l'appunto, del Parlamento.
Nonostante ciò, voteremo a favore della fiducia con una motivazione precisa: vogliamo impedire che entri in vigore il 1° gennaio 2008 la punizione che Maroni aveva inflitto agli italiani, condannandoli ad andare in pensione con tre anni di ritardo.
Vogliamo affermarlo a viso aperto. Riteniamo, infatti, che i contenuti del disegno di legge in esame costituiscano un passo in avanti, così come hanno riconosciuto quei cinque milioni e più di persone che sono andate a votare in gran parte a favore di quell'accordo. Ma che vuol dire passo in avanti, per non nascondersi dietro le parole? Continua...

martedì 27 novembre 2007

Un appello di padre Alex Zanotelli

Finanziaria, Armi, Politica. Che vergogna!
di padre Alex Zanotelli

Rimango esterrefatto che la Sinistra Radicale (la cosiddetta Cosa Rossa) abbia votato, il 12 novembre con il Pd e tutta la destra, per finanziare i CPT, le missioni militari e il riarmo del nostro paese. Questo nel silenzio generale di tutta la stampa e i media. Ma anche nel quasi totale silenzio del “mondo della pace”.
Ero venuto a conoscenza di tutto questo poche ore prima del voto. Ho lanciato subito un appello in internet: era già troppo tardi. La "frittata" era già fatta.
Ne sono rimasto talmente male, da non avere neanche voglia di riprendere la penna. Oggi sento che devo esternare la mia delusione, la mia rabbia.
Delusione profonda verso la Sinistra Radicale che in piazza chiede la chiusura dei “lager per gli immigrati”, parla contro le guerre e l’imperialismo e poi vota con la destra per rifinanziarli.
E sono fior di quattrini! Non ne troviamo per la scuola, per i servizi sociali, ma per le armi SI’! E tanti!!
Infatti la Difesa per il 2008 avrà a disposizione 23,5 miliardi di euro: un aumento di risorse dell’11% rispetto alla finanziaria del 2007, che già aveva aumentato il bilancio militare del 13%. Il governo Prodi in due anni ha già aumentato le spese militari del 24%!
Ancora più grave, per me, è il fatto dei soldi investiti in armi pesanti. Due esempi sono gli F35 e le fregate FREMM. Gli F35 (i cosiddetti Joint Strike Fighter) sono i nuovi aerei da combattimento (costano circa 110 milioni di Euro cadauno). Il sottosegretario alla Difesa Forcieri ne aveva sottoscritto, a Washington, lo scorso febbraio, il protocollo di intesa.
In Senato, alcuni (solo 33) hanno votato a favore dell’emendamento Turigliatto contro il finanziamento degli Eurofighters, ma subito dopo hanno tutti votato a favore dell’articolo 31 che prevede anche il finanziamento ai satelliti spia militari e le fregate da combattimento FREMM.
Per gli Eurofighters sono stati stanziati 318 milioni di Euro per il 2008, 468 per il 2009, 918 milioni per il 2010, 1.100 milioni per ciascuno degli anni 2011 e 2012!
Altrettanto è avvenuto per le fregate FREMM e per i satelliti spia.
E’ grave che la Sinistra, anche la Radicale, abbia votato massicciamente per tutto questo, con la sola eccezione di Turigliatto e Rossi, e altri due astenuti o favorevoli. Purtroppo il voto non è stato registrato nominativamente! Noi vogliamo sapere come ogni senatore vota!
Tutto questo è di una gravità estrema! Il nostro paese entra così nella grande corsa al riarmo che ci porterà dritti all’attacco all’Iran e alla guerra atomica.
Trovo gravissimo il silenzio della stampa su tutto questo: una stampa sempre più appiattita!
Ma ancora più grave è il nostro silenzio: il mondo della pace che dorme sonni tranquilli. E’ questo silenzio assordante che mi fa male. Dobbiamo reagire, protestare, urlare!
Il nostro silenzio, il silenzio del movimento per la pace significa la morte di milioni di persone e dello stesso pianeta. La nostra è follia collettiva, pazzia eretta a Sistema.
E’ il trionfo di "O Sistema". Dobbiamo riunire i nostri fili per legare il Gigante, l’Impero del denaro.
Come cittadini attivi non violenti dobbiamo formare la nuova rete per dire No a questo Sistema di Morte e un Sì perché vinca la Vita.
Alex Zanotelli

Le firme di adesione all'appello di padre Alex vanno inviate a:
alex.zanotelli@libero.it

domenica 25 novembre 2007

Lecce. Nasce il coordinamento cittadino della Sinistra

Il 19 novembre u.s., i coordinatori cittadini e provinciali di PdCI, PRC, Sinistra Democratica e Federazione dei Verdi hanno sottoscritto ed avviato il percorso unitario delle quattro forze della Sinistra leccese. Di seguito, l'articolo del 20 novembre della Gazzetta del Mezzogiorno.

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martedì 20 novembre 2007

SD appova la propria piattaforma per l'assemblea generale della Sinistra

Unire la Sinistra cominciando il percorso con l'Assemblea generale della sinistra e degli ecologisti e aggiornare il programma di Governo per rilanciare l’Esecutivo Prodi. Questo in estrema sintesi il senso della discussione che ha visto impegnati i compagni e le compagne del Direttivo di Sd nella giornata di sabato 17 dicembre in un albergo romano. E alla fine della riunione sono stati approvati tre testi, diversi ma tutti egualmente importanti. Il primo è la piattaforma e il contributo che il Movimento assume e propone alle altre forze come piattaforma per l’appuntamento dell’8 e 9 dicembre. Il secondo è l’adesione alla manifestazione contro la violenza alle donne che si terrà a Roma il prossimo 24 novembre. L’ultimo è l’adesione alla giornata di iniziativa per l’Acqua fissata per il 1 dicembre prossimo.
La discussione è stata aperta da una relazione di Fabio Mussi, alla quale sono seguiti otre venti interventi. Il coordinatore nazionale ha innanzitutto compiuto una analisi della situazione politica partendo dal fatto positivo ed importante della settimana che segna una svolta per il Governo: l’approvazione al Senato della Finanziaria. Fatto importante sia per la tenuta del Governo Prodi che ha come conseguenza il manifestarsi di una profonda crisi all’interno del Centrodestra, sia per il contenuti della Finanziaria che certo non è perfetta, ma sicuramente contiene una serie di provvedimenti che cercano di affrontare i nodi della questione sociale, della lotta al precariato, dell’abbattimento degli sprechi nella politica. Ovviamente il percorso della Finanzia è appena cominciato e soprattutto il Governo non avrà vita semplice nell’affrontare due nodi significativi ora all’attenzione della Camera: il decreto fiscale ed il protocollo sul Welfare. Altro elemento importante sottolineato dalla relazione è stato che al Senato la Sinistra ha lavorato unita svolgendo un ruolo rilevante tanto che è riuscita ad ottenere risultati non di poco conto: Sd, Prc, Pdci e Verdi hanno insieme presentato solo 30 emendamenti riuscendo a farne approvare alcuni importanti tra cui il credito di imposta per le imprese meridionali, provvedimenti per l’abbattimento dei costi della politica e la stabilizzazione dei precari della pubblica amministrazione. Continua...

Link al documento approvato dal direttivo nazionale di SD il 17 novembre (scaricabile in formato word).

sabato 17 novembre 2007

SD: Riunione del Comitato Promotore

E' fissata per venerdì 23 novembre alle 18.00 la Riunione del Comitato promotore della Sinistra Democratica del Salento. La riunione, che si svolgerà presso la Sala Consiliare di Cutrofiano, in piazza Municipio, è aperta a tutti gli iscritti e simpatizzanti del movimento.
Info:
sdsalento@tiscali.it

domenica 11 novembre 2007

24 novembre: Assemblea SD a Leverano

Sabato 24 novembre si terrà a Leverano un'assembleapubblica organizzata da Sinistra Democratica. All'incontro partecipano Tommaso Moscara (Segr. provinciale PdCI), Antonio Libardo (componente della Fed. nazionale dei Verdi), Piero Manni (Consigliere regionale PRC), Donato Pellegrino (consigliere regionale PS) e Pietro Folena (deputato al Parlamento Europeo del PRC). Conculde Egidio Zacheo (coordinatore provinciale SD). Coordina: Fernando Gaballo (coordinatore SD Leverano).

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MAFIACARTOON: Libera e l'Accademia delle Belle Arti contro le mafie

MAFIACARTOON è un percorso di denuncia nel quale si sono impegnati disegnatori e vignettisti di tutto il mondo: disegni, vignette, fumetti sulle mafie e sulle brutte conseguenze del sistema mafioso globale.
“MAFIACARTOON è un percorso antimafia diretto a tutti, in particolare, ai giovani, che rafforza la speranza e nutre le idee, per cercare di costruire con coraggio un mondo migliore nella legalità e nella giustizia”. (L. Ciotti )
In collaborazione con l’ACCADEMIA di belle Arti di Lecce Mafiacartoon si avvarrà del contributo del Prof. Glauco LENDARO e della presenza di studenti-disegnatori del corso di Grafica, i quali attiveranno dei laboratori nelle Scuole che ospiteranno la mostra.

MAFIACARTOON sarà esposta
LECCE Accademia di Belle Arti - via Libertini
16 - 19 NOVEMBRE
Ore 10.00-13.00 / 17.30-21.30
I.T.A.S.“DELEDDA” - piazza Palio
20 - 22 NOVEMBRE - Tel. 0832.316046
Lab.: Andrea PICCINNO - Daniele MALORGIO - Pietro DE MARCO

NARDÒ Scuola Media 3° Polo - via Manieri
23 - 25 NOVEMBRE - Tel. 0833.562691
Lab.: Annalisa SCHITO - Domenico FINI - Alessandro DE VINCENTIIS

CASARANO I.T.C.“De Viti De Marco” - via Circonvallazione
26 - 28 NOVEMBRE - Tel 0833.504014
Lab.: Alessandra BIANCO - Fabrizio CIRFIERA

MAGLIE I.T.C.“Cezzi De Castro” - via Montegrappa
29 NOVEMBRE - 1 DICEMBRE - Tel 0836.428711
Lab.: Vincenzo ESPERTI - Katia RIZZELLI - Tiziana CISOTTA

INCONTRI - DIBATTITI - CONFERENZE
Il prof. Glauco LENDARO, i magistrati Valeria MIGNONE, Antonio MARUCCIA, Francesco MANDOI, responsabili delle Cooperative nate sui terreni confiscati alle mafie, esperti di Libera incontreranno gli studenti e le cittadinanze.

Info: Marisa Capone 340.3189314 - don Raffaele Bruno 320.2711085

sabato 10 novembre 2007

Riunione nazionale dei Giovani di SD

Cari Compagni e Care Compagne,
vi informiamo che
MERCOLEDI' 14 NOVEMBRE a ROMA
ci sarà una riunione nazionale dei giovani di Sinistra Democratica.

E' previsto il rimborso spese (biglietto del treno) per chi volesse prendere parte all'iniziativa.
Se siete interessati e volete saperne di più scrivete a
sdsalento@tiscali.it

venerdì 9 novembre 2007

Il Garante per l'Editoria alla Rai: Sinistra Democratica esiste

Una raccomandata con ricevuta di ritorno è appena stata consegnata alla Rai. Il mittente è l’Autorità Garante per le Comunicazioni e nella missiva è scritto a chiare lettere che la Rai si comporta come se Sinistra Democratica non fosse mai nata.
Nelle scorse settimana Titti Di Salvo e Cesare Salvi, capogruppo di Sd alla Camera e al Senato e i parlamentari Paolo Brutti e Gloria Buffo, componenti la Commissione di Vigilanza sulla Rai, avevano inviato all’Autorità un esposto con il quale si segnalava “la violazione della disciplina vigente in materia di pluralismo politico” da parte del servizio pubblico. Il 5 maggio scorso, infatti, è nato a Roma il movimento politico Sd, ha dato vita a gruppi parlamentari alla Camera, al Senato che per numeri sono il terzo gruppo parlamentare del Centro Sinistra, e ha 5 eletti al Parlamento Europeo. Non solo ma come è evidente, in questi mesi Sd ha sviluppato numerose iniziative politiche e parlamentari di rilievo. Vogliamo citarne alcune? La presentazione e l’approvazione in parlamento della legge contro i licenziamenti in bianco, l’attività emendativa del testo della finanziaria, la presentazione di proposte di legge in materia di lavoro, di riduzione dei costi della politica ecc. E ancora il Movimento ha organizzato una Festa nazionale che si è tenuta ad Orvieto tra fine agosto e primi di settembre, un importante convegno a Cosenza su legalità e buona politica a fine settembre, un seminario nazionale sul disarmo ad ottobre e, per finire un elenco incompleto, un seminario su Giustizia penale ed equità sociale tenutosi a Roma l’8 novembre. Di tutto questo né nei telegiornali, né nei programmi di approfondimento giornalistico vi è stata traccia. Come non vi è stata traccia di prese di posizione e dichiarazione dei vari dirigenti del Movimento intervenuti sulle diverse questioni del dibattito politico. E come è ovvio, e come è riportato nell’esposto al Garante, tutto ciò è documentabile e documentato dai dati dell’Osservatorio di Pavia dai quali risulta che “le voci e il parere di Sinistra Democratica sono sistematicamente esclusi dall’informazione Rai”.
Il Garante per le Comunicazioni non solo ha dato ragione ai parlamentari che hanno firmato l’esposto, registrando “una effettiva carenza di spazio dedicato al soggetto politico esponente” ma ha richiamato la Rai a correggere questo comportamento richiamandola al rispetto della normativa vigente affermando, anche, che l’Autorità proseguirà la propria attività di controllo e di vigilanza sull’andamento della programmazione informativa anche nelle prossime settimane.
Bucare il muro del silenzio non è semplice ma quello di oggi è certo un buon viatico.

giovedì 1 novembre 2007

Un esercito di giovani contro la mafia


UN ESERCITO DI GIOVANI
Appello per una grande mobilitazione in favore di Casal di Principe e contro la Camorra

Casal di Principe, 17 settembre 2007,
sospesa ancora una volta tra il sogno e la realtà. Da una parte uno Stato che muove il Presidente della Camera e il Presidente della Commissione Antimafia per ricordare a tutti che la camorra esiste e va combattuta. Dall'altro una società civile piegata, intimorita, a tratti reticente.
La Repubblica che si riappropria del territorio dichiarando guerra a quella criminalità che progressivamente si è fatta senso comune, in grado di convivere normalmente con il quotidiano delle persone, e restituisce alle istituzioni democratiche ed agli studenti la piazza principale di quella città. Allo stesso tempo, la sensazione di una separazione forte tra quella piazza ed una parte della città, l'indifferenza di chi lavora, commercia e fa impresa, il timore di una presenza episodica e fluttuante dello stato, persino lo spettacolo indecente, condito di una buona dose di teatralità, del padre di Sandokan che domanda la parola ed urla l'innocenza del figlio e l'inesistenza della camorra.
Questa volta nessuno si nasconde, neanche la camorra, rivendicando il suo spazio egemonico nel giorno in cui il Parlamento offre una dimostrazione di forza e fermezza.
Ha ragione Roberto Saviano quando sottolinea la presenza inquietante di "moltissimi ragazzi che ogni volta che aprivo bocca si mettevano a braccia conserte per segnalare la totale distanza dalle parole che dicevo".
Si fa avanti un pezzo di generazione per cui è la camorra il vero Stato ed il diritto alla felicità rivendicato coraggiosamente dallo scrittore di "Gomorra" una forma già realizzata, dove la subordinazione ai clan è scambiata con l'illusione del benessere ed il brivido del dominio su chi è più debole. Insomma, la felicità è il potere, l'arbitrio, la sfrontatezza.
Eppure, siamo convinti che a Casal di Principe, come nell'intero meridione, non tutta la società è questa.
Non solo perché lì non è nato soltanto Francesco Schiavone, ma anche don Peppino Diana.
Probabilmente molti stanno zitti perché hanno paura. Perché si sentono soli. Perchè avvertono, drammaticamente e sulla propria pelle, il vuoto, forse il baratro, tra i luoghi istituzionali e la società reale. Occorre, dunque, una risposta all'altezza, culturale prima ancora che politica. Qualcosa che occupi in fretta quel limbo separato che rende la camorra società e costume, in grado talvolta con successo di conquistare ed estorcere consensi.
Certamente progetti come quelli per contrastare l'evasione scolastica, come Scuole Aperte, sono importanti e vanno sostenuti.
Allo stesso tempo, c'è bisogno di una grande mobilitazione civile.
Poco meno di vent'anni fa, a pochi chilometri da Casale, a Villa Literno, all'indomani dell'orribile omicidio di Jerry Masslo, un giovane immigrato che lavorava alla raccolta stagionale dei pomodori, la Fgci e le associazioni democratiche invasero pacificamente quella città e costruirono un evento politico di straordinaria rilevanza.
Un campeggio popolato di volontari che assistette gli immigrati nei campi di lavoro, immedesimandosi nella loro condizione sociale di sfruttati e vittime di camorra, riuscendo ad aprire i riflettori su una vicenda che aveva aperto una frattura drammatica tra le comunità locali ed i nuovi schiavi.
Oggi a Casal di Principe è necessaria ed opportuna un'operazione analoga: la società che si riprende la vita, che riesce a delineare un'alternativa possibile e democratica, dalle strutture di aggregazione alla buona economia, fino al recupero della dignità e del valore del lavoro.
Un messaggio di speranza a chi è offeso, zittito, sfruttato.
Casal di Principe e l'Italia ne hanno bisogno.
I partiti, i movimenti, i sindacati, il mondo dell'impresa, le istituzioni locali e nazionali, le associazioni democratiche che si mettono a fianco dello stato che combatte la criminalità e costruiscono reti sociali e momenti di scambio solidale.
Un grande evento di partecipazione e di educazione civica. Un raduno di una settimana l'estate prossima. Come nel 1989. Un esercito civile di mille giovani capaci di vincere la paura e coinvolgere la comunità locale.
Perché non provarci?

Peppe De Cristofaro - deputato Prc
Tommaso Pellegrino - deputato Verdi
Arturo Scotto - deputato Sd

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