lunedì 30 luglio 2007

Alba del Mito: NO 275



Alba del Mito
Tricase, Piazza Dell'Abate - Torre del Sasso
30 luglio 2007 19:30 - 04:32



In questa serata di luna piena, la vostra lucertola salentina CoppulaTisa chiama a raccolta tutti i cittadini che, animati da un sano orgoglio civico, hanno deciso di non arrendersi di fronte al brutto. Oggi festeggiamo una duplice ricorrenza: l'abbattimento dell'ecomostro avvenuta due anni fa e la presentazione di un grande progetto chiamato Costa del Mito con il quale l'associazione CoppulaTisa si propone di realizzare, grazie alla formazione di una rete (regionale, nazionale ed europea), un parco della cittadinanza attiva. Il primo gesto, chiaro, di partecipazione sarà la presenza di ciascuno di voi - sostenitori, volontari, animatori e semplici appassionati della simpatica lucertolina salentina. Questo progetto sarà realizzato insieme alle Istituzioni pubbliche, dalla parte del cittadino che ancora insegue un sogno di bellezza. Come? Attraverso la partecipazione! E poi... aspetteremo l'alba di un nuovo giorno in una notte di luna piena per ricordare il gesto forte di una demolizione-simbolo e per dire tutti insieme, immersi nella bellezza disarmante di questo luogo, "Noi siamo qui"!

CoppulaTisa

Progetto Costa del Mito - Parco della cittadinanza attiva promosso da Comitato Finis Terrae e Assessorato regionale alla Cittadinanza Attiva. L'iniziativa alba del mito è realizzata con il contributo della Provincia di Lecce e con il Patrocinio del Comune di Tricase. Segreteria organizzativa CoppulaTisa Onlus - Via Catalano 18 - 73039 Tricase (LE. Per informazioni e contatti www.coppulatisa.it - costadelmito@coppulatisa.it - tel. 0833.1855157.

sabato 28 luglio 2007

Walter Veltroni?

Finalmente è tornato disponibile questo video che è stato bannato dal web per motivi non meglio specificati di copyright della Rai.
Guardatelo e scoprirete che, come dice lui stesso nel video successivo, davvero l'impossibile è possibile.



Quest'altro video è uno stralcio dello "spettacolo-comizio" di Walter Veltroni, che al di là della rilevanza intellettuale e dello spessore politico della persona, può lasciare perlplessi tanti cittadini.
Spesso il tono del discorso è così alto che non è accessibile a tutti.

venerdì 27 luglio 2007

SD: i risultati alla camera



giovedì 26 luglio 2007

Il governo riapra il confronto con la CGIL

Carla Ronga, 25 luglio 2007

"È un errore fare somme algebriche dei problemi per dimostrare che non si può ridiscutere. Ci sono questioni che riguardano sensibilità e convinzioni profonde, a volte principi e questi vanno compresi e rispettati". Alfiero Grandi, sottosegretario all'Economia, interviene nel merito del pacchetto welfare e sulla rottura tra CGIL e governo.

Uno sgarbo che la Cgil non può far passare sotto silenzio. E' questa la dura presa di posizione di Guglielmo Epifani di fronte al protocollo sul welfare frutto di un triste "gioco delle tre carte": il testo presentato dal governo alle parti sociali non è lo stesso testo che era stato concordato in precedenza. E' lo schiaffo istituzionalizzato al principale sindacato italiano, segna l'inizio di una nuova stagione tra CGIL e Governo di centrosinistra. La concertazione, così come l'abbiamo conosciuta, è finita. Ne parliamo con Alfiero Grandi, sottosegretario all' Economia e dirigente di Sinistra democratica.
Alfiero, nella tua veste istituzionale sei parte del governo dell'Unione, qual è l'atteggiamento che ti aspetti dall'esecutivo in questa difficile fase?
Se la CGIL è insoddisfatta e critica punti dell'intesa e per di più solleva il problema di uno sgarbo subito, consiglio - personalmente - di rispondere con attenzione a questo disagio, senza blindature del tutto inopportune del testo dell'intesa. Se altre organizzazioni sindacali o imprenditoriali avessero tratto analoghe conclusioni non avremmo certo potuto ignorarle. Per questo considerare il testo non modificabile, come mi sembra dire Bersani, mi sembra un errore.
Che la delegazione di Governo pensi di avere agito al meglio è comprensibile, ma il disagio di un'organizzazione come la CGIL non è una questione marginale e non deve essere sottovalutata e il Governo farebbe bene ad di aprirsi per capirne le ragioni. Del resto aprirsi, capire, venire incontro sono indici di forza, non di debolezza. CONTINUA...

mercoledì 25 luglio 2007

Faccia a Faccia su RadioRama



Giovedì 26 Luglio ore 11:00
in diretta su RadioRama

Faccia a faccia
tra Mimmo Saponaro (Sd)

e Giovanni Costantini
(ex coordinatore prov.le Azione Giovani ora passato a La Città).


RadioRama

Lecce 102.7 fm
Sud salento 96.9 – 88.9 – 105.6
Leuca 105.8

martedì 24 luglio 2007

L'ultimo round

Emma Berti , 23 luglio 2007


Dopo le pensioni, si discute ora del pacchetto sul mercato del lavoro e sulla competitività. Da Palazzo Chigi arriva lo stop alla Legge 30. Una proposta tesa ad addolcire in parte l'amarezza lasciata nella bocca di molti dall'accordo sulle pensioni. La Cgil ha già dato il via libera, con tanto di apprezzamento per l'articolazione e i tratti innovativi del documento.

Altra settimana, altro round. Come era stato annunciato, la giornata è particolarmente incisiva: è il turno, dopo quello delle pensioni concluso venerdì all'alba, del pacchetto sul mercato del lavoro e sulla competitività. In agenda alcuni appuntamenti importanti per la nascita del nuovo welfare, e si discuterà anche di modifiche alla legge Biagi. In mattinata la direzione del Pdci, all'ora di pranzo a colazione da Prodi ci sono Damiano, Padoa-Schioppa e Sartor (sottosegretario all'economia). Nel pomeriggio si riunisce il comitato esecutivo della Cisl, che alle 18.30 approva all'unanimità l'accordo raggiunto con il governo. Poi inizia la tappa a Palazzo Chigi per la firma ufficiale del Protocollo complessivo sul welfare, con l'incontro governo-parti sociali: attorno al tavolo ‘Crescita ed equità' siedono il premier, Enrico Letta, Damiano, TPS, S'Antagata (ministro per l'attuazione del programma) e Bersani. Davanti a loro i sindacati (Epifani per la Cgil, Bonanni per la Cisl, Angeletti per la Uil e la Polverini per l'Ugl), Bombassei e Beretta per Confindustria (rispettivamente vicepresidente e direttore generale). E' stato presentato il documento dell'esecutivo, che si compone di 31 pagine divise in cinque capitoli: previdenza, ammortizzatori sociali, mercato del alvoro, competitività, giovani e donne. Continua...

Tutto quello che usura

Stefano Olivieri , 23 luglio 2007


La riflessione. Il timore è che non basti fare un elenco dei lavori che stancano, bisognerebbe cominciare a pensare a una serie di tutele per rendere più facile la vita dei lavoratori, che sono anche altro, ad esempio pendolari e padri e madri di famiglia.

Così alla fine si è arrivati all'accordo sulle pensioni. Che come nella migliore tradizione italica non ha accontentato tutti, dal momento che la coperta era già corta prima ancora che governo e sindacati si sedessero al tavolo della concertazione. E in questa vertenza, al di là dei risultati acquisiti, forse è stata proprio la decisione di ambedue di tornare finalmente a confrontarsi sul welfare la novità di maggior rilievo dopo il quinquennio di Berlusconi. L'ossessione dello scalone imposto da Maroni è comunque alle spalle, ci sarà ora da stabilire con esattezza - e speriamo con giustizia - come armonizzare gli "scalini" appena creati con le esigenze e i diritti dei cittadini lavoratori ma insomma il pericolo che il governo naufragasse su questo ostacolo è stato, almeno per il momento, evitato.
Oltre che di scalone, scalini e quote si è discusso anche dei lavori usuranti. Un tema che ogni tanto risorge come l'araba fenice in occasione delle riforme delle pensioni, per poi essere puntualmente accantonato e dimenticato fino alla vertenza successiva. Motivo per cui l'elenco dei lavoratori "aspiranti" alla tristissima etichetta di usurati è nel frattempo ormai diventato chilometrico, ognuno ci aggiunge del suo e l'argomento scade facilmente di sostanza e di tono, derubricato a qualche battuta velenosa fra destra e sinistra e fra governo e sindacati dei lavoratori. Quando invece sarebbe opportuno prendere di petto l'argomento una volta per tutte, risalendo alle fonti di questa usura e non contemplandone soltanto le tristi conseguenze.Continua...

Una fantasia da Terza Repubblica

Pino De Luca*, 23 luglio 2007



La provocazione. Quale futuro (politico) si potrebbe concretizzare per il nostro Paese con la presa ufficiale del potere da parte dell'impresa. Quest'ultima non è altro che la capacità di usare un capitale per mettere insieme materie prime e lavoro per incrementare il capitale stesso. Di per sé sarebbe anche un fatto positivo se non fosse che questo incremento di capitale si può ottenere usando l'intelligenza e la creatività oppure appropriandosi di risorse comuni e sfruttando il lavoratore.

La lotta senza esclusione di colpi nelle stanze buie del basso impero prelude all'ultimo affannoso respiro della Seconda Repubblica. Nata rachitica sull'onda di Tangentopoli dicono i più, sulla fine della guerra fredda più verosimilmente, ha prosperato per un decennio su una classe dirigente politica di mezza tacca, attratta più dalla "bella vita" che i privilegi da casta le consentivano piuttosto che da un progetto di evoluzione della comunità amministrata. Socialmente, economicamente e culturalmente l'Italia è deflagrata. Si è sostituita la Costituzione Repubblicana, difesa da un referendum popolare più per il rispetto che si deve ad una vecchia signora insultata da alcuni cafoni che per condivisione, con una costituzione reale che ne ha intaccato le fondamenta. La Costituzione Repubblicana recita all'art. 1 che l'Italia è una Repubblica Democratica fondata sul Lavoro. Della Democrazia si discetta e si pratica in forme diverse, sempre più con l'intenzione di restringerla (in nome di una non meglio identificata efficienza) invece che di ampliarla. Del Lavoro invece non se ne parla proprio se non per attribuire ai suoi cultori (i cosiddetti lavoratori) ogni disgrazia e nefandezza di questo paese. Continua...

sabato 21 luglio 2007

Carmelo Bene a Lecce in Università

Carmelo Bene ospite di una puntata della trasmissione degli anni '90 di Piero Chiambretti nell'Aula Magna di Palazzo Codacci Pisanelli. Nei video troverete un Carmelo sopra le righe. Vi riportiamo il documento per l'eccezionalità dell'evento.



Lettera aperta a Mussi


Dibattito: Dopo il primo intervento del 13 luglio pubblicato su Aprileonline riguardante la forma organizzativa e le regole di vita interna al Movimento di Sinistra Democratica, riteniamo necessario tornare sull'argomento per dargli un seguito e fornire qualche chiarimento.

A proposito della nostra lettera aperta a Fabio Mussi, pubblicata da Aprileonline venerdì 13 luglio, riteniamo necessario tornare sull'argomento, per dargli un seguito e fornire qualche chiarimento.
I consensi giunti sono stati estremamente numerosi ed anche per questo pensiamo sia giusto andare avanti senza esitazione e mantenere in vita il dibattito.
Anzi, a tutti coloro che hanno già condiviso e agli altri che ora intendono aderire proponiamo di inviare il loro contributo ad Aprileonline, indicando eventuali riferimenti di posta elettronica.
La caratteristica di un movimento deve essere quella di muoversi e non solo di chiedere agli altri di farlo.
La costruzione di una nuova sinistra, plurale e unitaria, non può nascere con le chiacchiere o anche con le splendide analisi, senza una ricaduta nella realtà.
L'obiettivo deve essere quello di alimentare una grande consultazione, partendo dal basso e senza vincoli burocratici.
Chiediamo che il Movimento Sinistra Democratica si faccia interprete delle istanze contenute nella lettera, con un dibattito franco e trasparente.
Intendiamo chiedere al nostro coordinatore Fabio Mussi e a tutto il gruppo dirigente nazionale di intraprendere, da settembre, partendo da SD di Roma, un tour per tutta l'Italia, raccogliendo spunti utili per una vera riforma della politica che a partire da noi possa coinvolgere tutta la Sinistra.
Occorre fare presto perché il rischio enorme che vediamo all'orizzonte e che si avvicina sempre di più, è che noi e tutta la sinistra, in assenza di fatti nuovi, potremmo venir percepiti, irrimediabilmente, come irriducibili conservatori, incapaci di innovare la propria cultura politica. CONTINUA...

giovedì 19 luglio 2007

W L'ITALIA!! Antonio Albanese

E' FALSO CHE LE PENSIONI DEI PADRI MANGINO QUELLE DEI FIGLI


di Filomena Trizio, NIDIL CGIL nazionale.

È in corso da qualche settimana, con un ritorno periodico un po’ sospetto, una campagna mediatica e di pezzi della politica sul presunto conflitto generazionale che la trattativa condotta da CGIL, CISL, UIL con il Governo in ordine allo scalone starebbe determinando.
Si invoca al riguardo in particolare la necessità che i Sindacati Confederali si occupino “finalmente” dei problemi dei giovani mettendo la sordina agli interessi dei lavoratori più anziani che, ove accolti, comprometterebbero persino il futuro dei figli.
Nidil, struttura voluta da CGIL per una più forte rappresentanza e tutela dei problemi connessi al lavoro giovanile (precarietà, atipicità) ritiene di avere titolo e merito per confutare tale tesi.
È intanto falso che le pensioni dei padri “mangerebbero” quelle dei figli: chi abbia voglia di leggere il bilancio INPS vedrà non solo che il trasferimento di risorse dello Stato è legato alla copertura della voce “assistenza”, di sua competenza, e non a colmare deficit previdenziali (di qui la richiesta pluriennale mai attuata delle OOSS di separare le voci per dare trasparenza alla spesa).
Scoprirà anche che il Fondo Pensionistico lavoratori dipendenti è attivo, cosi come è attivo il Fondo Gestione Separata nel quale versano i contributi i lavoratori atipici e parasubordinati e che entrambi gli avanzi di gestione sono in realtà usati per pagare pensioni legate a fondi in vero deficit (vedi dirigenti di azienda, autonomi).
È vero invece che la trattativa in corso sta per un verso cercando l’intesa per quanto riguarda la totalizzazione dei contributi versati su fondi diversi, perché nessun contributo risulti inutilizzato (elemento di vantaggio soprattutto per i precari) nonché per il riscatto facilitato della laurea (di cui ovviamente beneficiari sono i giovani). Per altro verso, richiedendo la revisione dei coefficienti della Dini le organizzazioni sindacali si pongono prioritariamente l’obbiettivo di tener conto, con meccanismi solidali, del mutato MDL e in particolare del crescente aumento della discontinuità di lavoro: operazione senza la quale realmente le future pensioni degli attuali giovani sarebbero massacrate.
Sarebbe infine utile, evocando il tema dei giovani, che ci si cimentasse con i problemi connessi alla loro vita attuale di lavoratori. Tre milioni e mezzo di lavoratori discontinui, di cui ottocentocinquantamila parasubordinati a rischio precarietà, cinquecentomila somministrati con contratti reiterati spesso per anni, duecentomila partite Iva rappresentano infatti l’esigenza di intervenire su più versanti. Quello delle tutele e dei diritti per chi ne è privo in primo luogo. Alcuni provvedimenti sono stati inseriti in finanziaria, ma attendiamo ancora il decreto attuativo sulla maternità a rischio; cosi come è indispensabile un confronto per la revisione dei criteri di accesso alle prestazioni e per la certezza di esigibilità delle stesse. Ancora irrisolto per altro è il tema della disoccupazione ordinaria con piena copertura contributiva figurativa per i lavoratori parasubordinati, allo stato privi anche del diritto all’accesso alla disoccupazione a requisiti ridotti. Anche qui fa bene ricordare che il Fondo prestazioni alimentato con lo 0,5 dei contributi versati alla Gestione Separata è ampiamente attivo, risultando non spese per gli scopi previsti la metà delle risorse incamerate nel periodo 1998/06, in misura di oltre € 300.000.000. Altrettanto necessario è intervenire a monte del problema precarietà -riducendone le attuali dimensioni e potenziando quindi l’efficacia di intervento di un nuovo welfare- attraverso una revisione della normativa finalizzata sia alla riduzione delle numerose tipologie di rapporto previste (vedi fra tutte staff leasing,lavoro a chiamata, job sharing), che alla regolamentazione delle stesse (causali e reiterazione del contratto a termine; ripristino della straordinarietà nel lavoro in somministrazione; divieto di utilizzo della parasubordinazione nell’attività propria ed ordinaria dell’impresa), impedendo il ricorso strumentale ai rapporti di lavoro temporaneo e l’abuso nella loro reiterazione : il tutto nel rispetto peraltro di quanto previsto dalla stessa UE sulla ordinarietà del lavoro a tempo indeterminato e sulla straordinarietà di quello temporaneo. Questo crediamo voglia dire occuparsi dei giovani, bandendo le strumentalità e affrontando i problemi reali.
Su questi temi, operando in rappresentanza vera nonché misurata (si pensi alla elezione da noi voluta di giovani lavoratori negli organi di indirizzo del Fondo di Gestione Separata) continueremo a lavorare, disponibili al confronto con chi voglia realmente ascoltare per dare soluzioni ai problemi.

domenica 15 luglio 2007

VELTRONI? No, non è possibile!

Il video non risulta disponibile da qualche giorno. Pare sia stato rimosso per ragioni di copy right della Rai. Un caso rarissimo, vista la mole di materiale audiovisivo disponibile in rete. Mah!
Aspettiamo fiduciosi in un ritorno.

Alessio Pepe


Il sindaco di Roma, ospite da Fabio Fazio nel gennaio del 2006, annuncia che abbandonerà la politica al termine del secondo mandato. Dice a Fabio Fazio: "Ci vedremo fra ciunque anni e ne riparleremo." Poi....

sabato 14 luglio 2007

Ai Compagni



Dal film "Il Postino" di Massimo Troisi.

Caro Veltroni, il vero nodo è la legge 30

di Arturo Scotto, Gloria Buffo

Il Manifesto del 12 luglio 2007 ha ospitato questa riflessione dei parlamentari Sd in risposta alla lettera di Veltroni sul patto generazionale


Caro Veltroni su un punto siamo d'accordo: tra i deboli oggi, in Italia, ci sono i giovani. Fanno lavori precari e mal pagati, hanno difficoltà ad uscire dal guscio familiare, non hanno diritto alla casa: in una parola non sono liberi di scegliere un bel niente. La questione generazionale è nel cuore della questione sociale. Se questo è vero, la domanda che vogliamo farti è semplice: perché la scelta decisiva sarebbe chiedere una svolta radicale al sindacatohttp://www.blogger.com/img/gl.link.gif, come fai tu? Risiede forse in Corso Italia, come pensano i giovani arditi del PD, il tappo che chiude i giovani italiani in un angolo e li fa patire più dei loro coetanei europei? A noi sembra evidente che la madre di tutti i problemi sta nella precarietà. La precarietà c'è già, non è solo un rischio, come pensi tu. È lì che nasce la fatica di campare ed essere autonomi delle ragazze e dei ragazzi italiani. E non è il sindacato il colpevole di tutto questo. Non è solo colpa della globalizzazione o della tecnologia: ma di leggi e scelte che sono figlie dell'idea che bisogna risparmiare sul lavoro, invece di investire nella qualità. Forse il primo a cui inviare una lettera è proprio il mondo dell'impresa. E il secondo è il centrosinistra, che ha potuto stabilizzare 20 mila giovani dei call center solo perché una legge, l'ultima finanziaria, l'ha consentito ma non può fare molto di più se non si decide a cambiare davvero la legge 30. CONTINUA...

venerdì 13 luglio 2007

Nasce la SD anche a Brindisi

29 GIUGNO 2007: Nasce anche in provincia di Brindisi il movimento della Sinistra Democratica per il Socialismo Europeo.
Gli aderenti al movimento, i simpatizzanti, i cittadini tutti sono invitati a partecipare, per costruire dalla base la discussione sui grandi valori della Sinistra: il lavoro, lo Stato Sociale, l’ambiente, la pace. Per dare risposte chiare – autonome rispetto al potere economico - alle emergenze della società italiana e brindisina, bisognosa di una svolta di fronte alle grandi sfide della giustizia sociale e dello sviluppo sostenibile.
Il movimento della Sinistra Democratica intende valorizzare il grandissimo patrimonio ideale e umano della Sinistra italiana e in particolare a Brindisi esaltare le esperienze di una società civile straordinariamente consapevole e attiva per uno sviluppo locale non disegnato da lontani meccanismi di mercato ma democraticamente delineato sulle aspirazioni della comunità.
10 LUGLIO 2007: La Sinistra Democratica, costituitasi come movimento anche in provincia di Brindisi, con un coordinamento provvisorio e aperto ai rappresentanti dei gruppi che vanno costituendosi sul territorio provinciale, opera nella prospettiva della unificazione della sinistra in una grande forza politica organica al CentroSinistra per il Governo del Paese delle Regioni e degli Enti Locali. Pur non rappresentata in Consiglio Provinciale, la Sinistra Democratica si considera parte della maggioranza di Centro Sinistra che governa la Provincia di Brindisi, contando di contribuire idealmente e programmaticamente all’azione dell’Amministrazione guidata da Michele Errico, che ha rappresentato e rappresenta a Brindisi la svolta netta rispetto a una politica per decenni spesso debole, miope e condizionabile da interessi economici. L’Amministrazione Provinciale a Brindisi è dal 2004 istituzione portatrice di una consapevolezza attiva delle questioni locali costruita non attraverso gli occhi di alcune parti sino ad allora capaci di guidare le scelte delle Amministrazioni Pubbliche, ma attraverso la lente dell’interesse pubblico allo sviluppo sostenibile così come interpretato secondo programma elettorale e declinato nel rispetto della concertazione con tutte le parti sociali. Il motivo dominante nell’azione amministrativa della tutela della dignità della comunità e del territorio brindisini – a fronte di dinamiche economiche e politiche che spesso scaricano sui territori più deboli i costi sociali di scelte di cui beneficiano altri, dalle imprese private ai governi nazionali – vede la Sinistra Democratica della provincia di Brindisi in campo a pieno sostegno dell’Amministrazione Provinciale di Brindisi.

giovedì 12 luglio 2007

Cacioppo parla di pensioni a Ballarò

Alba Sasso interviene contro le affermazioni dell'on. Fini sugli insegnanti

10 Lug 2007. Intervento sull'ordine dei lavori:

ALBA SASSO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

ALBA SASSO. Signor Presidente, vorrei fare riferimento ad un'affermazione che sarebbe stata resa, nella giornata di ieri, in un'occasione pubblica, da parte dell'onorevole Fini. Quest'ultimo ha affermato, parlando degli insegnanti della scuola pubblica italiana, che affidiamo i nostri figli ad una massa di frustrati. Ho verificato sul vocabolario il significato del termine frustrato. Frustrato significa deluso, sfiduciato perché si vedono vanificati i propri sforzi nello svolgere un lavoro. Ritengo che l'onorevole Fini si sentirebbe frustrato se dovesse svolgere il lavoro degli insegnanti per uno stipendio di circa 1.300 euro al mese, se dovesse affrontare l'impegno difficile e complesso di aiutare a crescere e far maturare milioni di ragazzi, in una scuola in cui, ai mali storici di sempre, si sono aggiunti i danni paurosi compiuti dal Governo quando l'onorevole Fini era Vicepresidente del Consiglio. Mi domando come si possa non essere delusi e preoccupati - se non fossi in quest'aula userei anche un altro termine - se ogni giorno si deve sopperire a mille emergenze e, spesso, lottare per la propria integrità fisica. CONTINUA...

mercoledì 11 luglio 2007

Commenti dei Giovani: Botta e risposta sul nostro blog

Si evidenziano i commenti postati sul nostro blog relativi alle dimissioni di alcuni ragazzi della Sinistra Giovanile. Mettiamo in primo piano solo i primi commenti. Per leggere tutta la discussione cliccate QUI.

Giorgio Adamo - Segreatrio Sg Alliste - Felline ha scritto:
è assurdo il vostro comportamento. Avete fatto una scelta: avete deciso di lasciare i Ds per aderire alla Sd. Ognuno è libero di fare le prorpie scelte. E visto che noi accettiamo la vostra decisione, siete pregati di accettare anche voi la nostra di decisione. E che nessuno si permetta a dire che non esiste una Sinistra Giovanile a Lecce perchè non è assolutamente vero! Cosa pensavate che la Sg a Lecce eravate solo voi? ed è quì che vi sbagliate! Fino al momento del vostro essere diessini, voi giovani della Sg, non avete dato spazio a tutti quei giovani che portavano avanti le Sg locali,ad ascoltare i loro problemi e risolverli...avete solo predicato senza mai passare ai fatti. Eravate divantati una setta e guai a chi la pensava diversamente da voi! e ora fate i moralisti, i giusti, i veri politici...finalmente avete lasciato la Sg...si finalmente..perchè è rinata una Sinistra Giovanile VERA.Pronta ad entrare nel Partito Democratico. e state tranquilli che di giovani all'interno dei ds c'è ne stanno assai!!!siate maturi politicamente e accettate le decisioni di ogni singolo compagno...libertà di scelta...questo è di sinistra. Saluti Democratici Compagni.


Mimmo Saponaro ha scritto:
Caro Giorgio, assolutamente non penso di avere io, come non pensavano gli altri di avere una sorta di "imprimatur" sulla Sinistra Giovanile. Innanzitutto ti chiedo rispetto, così come noi lo abbiamo avuto per la "minoranza". Ti sei mai chiesto se a noi andava bene come si stava lavorando, nonostante fossimo la maggioranza in Sinistra Givanile? Ti sei mai chiesto perchè il tuo segretario provinciale è rimasto tale nonostante non rappresentasse più la maggioranza? Ti sei mai chiesto perchè... CONTINUA.

Attivo regionale SD

Attivo regionale della Sinistra Democratica

VENERDI' 13 LUGLIO, ORE 16.00

BARI




via Vitantonio De Bellis (traversa di Corso Benedetto Croce) n.1, primo piano. (Guarda la cartina stradale cliccando sull'immagine)

Dimissioni di Fernando Gaballo dai DS


Al Segretario Provinciale dei
Democratici di Sinistra
Lecce

Al Segretario della sezione D.S.
Leverano



E’ con grande dispiacere che comunico le mie dimissioni dalla direzione provinciale e dal direttivo della sezione di Leverano.
Nel momento in cui decisi, nel lontano 1978, di dedicare parte del mio tempo alla costruzione di una società più giusta, seguendo i principi statutari e il programma politico del Partito di Enrico Berlinguer, non immaginavo che l’impegno per risolvere, con le proposte politiche, i tanti e vari problemi della collettività mi avrebbe portato a trascurare, a volte (o spesso ), anche la famiglia.
La sezione era terra di frontiera e il confronto con i tanti e vari problemi sociali quotidiano.
I mutamenti avvenuti nel tempo, le vicende nazionali e internazionali, non hanno fatto altro che dare maggiore slancio a chi vedeva nel Partito lo strumento per dare alla società, ai giovani, alle famiglie, risposte per un miglioramento della loro condizione sociale.
Purtroppo, da quando si è manifestata la crisi profonda dei partiti si è posto fine alla dialettica democratica interna; si è passati dalla collegialità alla personalizzazione e spettacolarizzazione della politica. Sono cambiate radicalmente le scelte politiche. Si è perso di vista l’orizzonte per avere una società più giusta, libera, partecipativa, con il lavoro al primo punto dell’agenda politica.
Il congresso è passato. E’ lontano anni luce. Il Partito Democratico è alle porte, ma non è il mio Partito.
Resto a sinistra, nella Sinistra Democratica per il Socialismo Europeo.
Un saluto ai compagni e alle compagne con cui, in tutti questi anni, nel PCI prima PDS e DS poi, ho condiviso scelte politiche importanti.
Un saluto agli amici dei D.S. .


Fernando Gaballo Leverano, 06.07.2007

martedì 10 luglio 2007

Aperta a Bari la sede di SD



Abbiamo il piacere di comunicare che si è aperta a Bari la sede di
Sinistra Democratica, in via Vitantonio De Bellis (traversa di corso
Benedetto Croce), al numero 1, primo piano.
Una sede che vuole innanzi tutto essere un luogo fisico di incontro, di
aggregazione e di confronto: uno spazio aperto a tutte quelle cittadine e
quei cittadini desiderosi di sperimentare insieme a noi forme nuove di
protagonismo e di partecipazione civile e democratica.
Prossimamente si terrà una vera e propria inaugurazione: non una
ufficializzazione burocratica, ma un momento di festa, di allegria e di
socializzazione.


SD BARI

La base chiede unità

Cosimo Tamiano*, 09 luglio 2007


Dibattito: La pluralità di idee può essere considerata un elemento non negativo, ma una ricchezza di valore aggiunto ideale e politico nell'area della nostra sinistra solo se i leader e le direzioni dei vari partiti o partitini da loro rappresentati rinunciassero a coltivare il loro piccolo orticello, e cominciassero a lavorare invece ad un progetto serio

Gentilissimo Direttore,
chiedo ospitalità per rinnovare ancora una volta l'appello per la costituzione di un partito unico della sinistra, pensiero che ho già espresso nel mio articolo pubblicato su questo sito in data 8 maggio, dal titolo da voi assegnato: "La confederazione della sinistra? Un errore".
Dal mese di maggio si tengono in varie città italiane riunioni, assemblee e feste di Partiti e Associazioni della sinistra il cui ordine del giorno è identico: "programma comune", "confederazione", "liste unitarie", "primarie a sinistra".
Le idee che emergono dal dibattito sono molte e non sempre concordi.
A mio parere questa pluralità di idee può essere considerata un elemento non negativo, ma una ricchezza di valore aggiunto ideale e politico nell'area della nostra sinistra solo se i leader e le direzioni dei vari partiti o partitini da loro rappresentati (Sinistra democratica,
Rifondazione comunista, Comunisti italiani e Verdi) rinunciassero a coltivare il loro piccolo orticello, il cui terreno è divenuto ormai saturo o morenico e cominciassero a lavorare invece ad un progetto serio, che abbia una circonferenza ampia, cioè coinvolgesse tutti, in modo che il programma di cui si fanno portatori, fosse più incalzante e determinante sul piano della realizzazione di una maggiore giustizia economica e sociale e producesse in futuro risultati lusinghieri anche sul piano del consenso elettorale.

CONTINUA...

lunedì 9 luglio 2007

RETI COME BENI COMUNI


























NET LEFT - COMUNICAZIONE E INNOVAZIONE VERSO LA SINISTRA EUROPEA


Presenta il convegno:
RETI COME BENI COMUNI

11 Giugno, 14:00 - 18:30 - Senato della Repubblica, Ex Hotel Bologna, via di S. Chiara 5

Introduce: Sergio Bellucci
Coordina: Valeria Noli

Partecipano i capigruppo della sinistra dell’Unione:
Giovanni Russo Spena (PRC)
Emanuela Palermi (PDCI)
Alba Sasso (SD)
Loredana De Petris (Verdi)

domenica 8 luglio 2007

Crozza consiglia Fassino


Maurizio Crozza, nella copertina di una puntata di Ballarò, si rivolge a Fassino commentando la giornata in cui viene annunciato il Partito Democratico.
Guardate il video! Cliccate su "play".

Rassegna Stampa: il "NO" dei giovani














Gli articoli sono stati pubblicati rispettivamente sul "Corriere del Mezzogiorno" e sulla "Gazzetta di Lecce" del 6.7.07.


Clicca sulle immagini per ingrandire e leggere.

Incontro con il Prof. Michele Prospero


GIOVEDI' 12 LUGLIO alle ore 19.00


presso la "Città del Tempo" a Lecce, in via Puccini 22/d



il Prof. Michele PROSPERO
dell'Università la Sapienza di Roma terrà un incontro sul tema:

"La stagione politica attuale e le proposte nella sinistra italiana"
Proposte per lo statuto della Sinistra Democratica
_________________________

COME RAGGIUNGERCI?

(guarda la cartina stradale cliccando sull'immagine in alto)

Percorso 1: Dalla Questura imboccare Viale Marche, deviare a Dx in Via Corvaglia e immettersi nei sottopassaggi ferroviari. Appena fuori, sull'angolo a Sx. Percorso 2: Imboccare Via Leuca direz. Castromediano, girare e Dx in Via Dalmazia, sempre dritti sino ai sottopassi ferroviari. Appena fuori sull'angolo a Sx. Percorso 3: Da Viale Grassi superare l'incrocio per S. Cesario e continuare su Via Dell'Abbate, prima del passaggio a livello girare a Sx per Via Puccini e percorrerla sino ai sottopassi ferroviari. Per altre informazioni visitate www.cittadeltempo.it.

venerdì 6 luglio 2007

Sicuro Precariato


Un'emozionante canzone di Samuele Bersani, occasione per una seria riflessione politica. Schiaccia play e ascoltala.

Segnalato da Alessio Pepe

Per il lavoro e contro il precariato

























Prima iniziativa unitaria delle forze di Sinistra in Puglia. Manifestazione per il lavoro e contro il precariato. Lunedì 9 luglio, ore 17.30, Hotel Excelsior a Bari. La parola ai precari, al mondo del lavoro, ai sindacati. Parte un processo di aggregazione che avrà come prossima scadenza, a settembre, la prima grande festa unitaria di tutta la Sinistra, per la costruzione di un soggetto unico che in Puglia sta facendo progressi quotidiani, con l'apertura di sedi unitarie in numerose realtà.

martedì 3 luglio 2007

La notizia delle dimissioni dei giovani dai DS e dalla SG, pubblicata sul sito nazionale della Sinistra Democratica


La lettera è stata pubblicata anche dal quotidiano nazionale Aprile on line, dal blog Sinistra Democratica Salentina e dal sito nazionale di Sinistra Democratica (clicca QUI per raggiungere la pagina).

Gazzetta del Mezzogiorno: DIMISSIONI


L'articolo delle dimissioni è stato pubblicato anche sulla Gazzetta di Lecce.
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lunedì 2 luglio 2007

Noi giovani salentini di sinistra: dalla Sinistra Giovanile alla Sinistra Democratica per il Socialismo Europeo


Lettera aperta di dimissioni da tutti gli organi dirigenti della SG e dei DS



La fase congressuale dei Democratici di Sinistra si è ormai conclusa da tempo. E’ stata vissuta in maniera intensa da tutti poiché la scelta da fare comportava una profonda riflessione e un notevole travaglio interiore.
La fase politica che viviamo e l’avvio del processo costituente del Partito democratico impongono a chi non si identifica in questo percorso delle scelte coerenti che non risultano certamente semplici.
A poco più di due mesi dal Congresso di Firenze, l’evolversi delle vicende politiche e i comportamenti della nostra dirigenza, sia a livello nazionale che locale, non fanno che confermare tutti i nostri timori riguardo la nascita del Partito Democratico e le contraddizioni che in tanti avevano denunciato lungo il percorso oggi appaiono ancor più evidenti.
Non si dà rappresentanza piena ai temi delle nuove generazioni, a cominciare da una pesante lotta al precariato e alle nuove forme di mercificazione del lavoro, fino a quelli delle libertà individuali.
E se il Pd nasce con lo slogan “il Partito per chi nel 2010 avrà 20 anni” e nel suo comitato promotore formato da ben 45 personalità non vi è neanche un giovane, è facilmente intuibile che per il nuovo partito le giovani generazioni sono ancora delle bandiere da esibire.
Nella provincia di Lecce l’esito del congresso SG è stato nettamente in controtendenza rispetto al dato nazionale: il 75% dei compagni e delle compagne ha detto NO al nuovo progetto, eppure dopo il 21 aprile abbiamo deciso di restare nella nostra organizzazione e prendere parte agli organi dirigenti, convinti che fino alla fine avremmo potuto lavorare sotto i simboli della SG e dei DS.
Però al termine del congresso i gruppi dirigenti hanno voluto accelerare il processo costituente ed hanno decretato che il 14 ottobre 2007 sarebbe stato l’ultimo giorno di vita del Partito.
Conseguentemente a questo, ma soprattutto all’esito della direzione provinciale (SG) del 19 giugno che ha visto lo scioglimento dell’esecutivo provinciale SG, ci siamo resi conto che è venuta a mancare l’agibilità politica che ci avrebbe consentito di lavorare serenamente.
Pur avendo i numeri per farlo, decidiamo di non procedere con un atto di forza nei confronti di chi non ha avuto rispetto per l’organizzazione, in quanto crediamo che continuare a portare avanti le lacerazioni interne emerse in questi ultimi mesi sarebbe una perdita di tempo per noi che vogliamo impegnare le nostre energie nella costruzione di una forza di sinistra e socialista e per i compagni che intendono proseguire la loro strada.
Ci spiace far notare come uno dei primi risultati della nascita del PD nel Salento sia stato il calo vertiginoso degli iscritti alla Sinistra Giovanile, che se appena due anni fa contava circa 800 iscritti, oggi è una forza del tutto marginale a livello provinciale con molti circoli sul territorio che sono letteralmente scomparsi e ci sorprende come i vertici dei DS e il segretario provinciale della SG non ne vogliano prendere atto.

A livello locale gli ultimi eventi e le continue polemiche tra i vari gruppi di potere dei DS e della Margherita ci hanno confermato come questa sia un’operazione verticistica che poco a che fare con la nostra visione della politica.
Per questo noi che abbiamo condiviso in questi anni l’esperienza della Sinistra Giovanile portando avanti idee e lotte, allestendo banchetti e raccogliendo firme, organizzando convegni e Feste de l’Unità, percorrendo tutte le vie cittadine in occasione delle campagne elettorali, abbiamo deciso di non partecipare a questo cantiere, ma di aderire con convinzione ad un altro progetto, quello della costruzione della Sinistra Democratica del ventunesimo secolo.
Il campo di una sinistra nuova, capace di declinare nel tempo moderno i temi della pace, dei diritti, del lavoro, della laicità, riteniamo vada costruito fuori dal PD.
È indispensabile in Europa, in Italia, nel Mezzogiorno, nel Salento!
Ci dimettiamo, a tutti i livelli, dalle funzioni dirigenziali dei DS e della SG e/o da semplici iscritti, per intraprendere un nuovo percorso ed immaginare un nuovo inizio con il movimento “Sinistra Democratica”, per rafforzare ed unire la sinistra e rinnovare la politica.

Auguriamo buon lavoro a quanti credono nel Partito Democratico, nella convinzione che ci rincontreremo da alleati.


Lecce, 2 luglio 2007

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Sottoscrivono la lettera aperta i seguenti componenti delle direzioni provinciali e regionali della SG e dei DS, componenti della segreteria provinciale e regionale della SG, segretari di circoli di base della SG:

Sara Bianco (Surbo), Riccardo Buffelli (Salve), Selene Cabibbo (Collepasso), Luana Calò (Castrì di Lecce), Marco Cazzorla (Squinzano), Alessandro Conversano (Campi Salentina), Francesca De Pascalis (Soleto), Fabio Donnicola (Lecce), Nicolò Giangrande (Lecce), Patrizia Greco (Lecce), Luisa Greco (Cutrofiano), Pasquale Guido (Cutrofiano), Gilberto Indirli (Campi Salentina), Chiara Linciano (Galatone), Francesco Mignogna (Lecce), Maria Antonietta Pareo (Surbo), Alessio Pepe (Seclì), Ivan Ratta (Leverano), Francesco Russo (Soleto), Mimmo Saponaro (Veglie), Pasquale Spagnolo (Cutrofiano), Arianna Tafuro (Trepuzzi), Massimo Toma (Monteroni di Lecce), Nando Vergari (Cutrofiano), Paola Vergine (Carmiano), Angelo Zappatore (Nociglia).

Walter, l'oppio della politica

di Egidio Zacheo
Coordinatore Provinciale SD




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