giovedì 31 gennaio 2008

Nasce il Gruppo federato della Sinistra Arcobaleno in Consiglio regionale. Venerdì la conferenza stampa


Conferenza Stampa di

Sinistra Democratica, Rifondazione Comunista,
Comunisti Italiani e Verdi

Venerdì 1 febbraio 2008, ore 11,30
Sala Riunioni
(1° Piano Palazzo Consiglio regionale pugliese)

Interverranno i consiglieri regionali e i coordinatori della

Sinistra Arcobaleno

Saranno presenti, inoltre, gli Assessori Michele Losappio, Mimmo Lomelo, Silvia Godelli, Marco Barbieri.

lunedì 28 gennaio 2008

Monteroni. Verso le amministrative...

Domenica 27 Gennaio in piazza Falconieri a Monteroni Sinistra Democratica e Rifondazione Comunista hanno organizzato un banchetto/gazebo per distribuire il volantino allegato (clicca l'immagine in alto per ingrandirla) allo scopo di informare l'opinione pubblica sulla posizione comune assunta dalla Sinistra monteronese in vista delle amministrative di primavera e per fare chiarezza sugli ultimi avvenimenti politici nazionali.

Uomini, mezzi uomini, ominicchi, pigliainculo e quacquaracqua

Il governo Prodi è arrivato al capolinea. In un lungo e triste pomeriggio di gennaio, nell’aula del Senato, Romano Prodi prende atto per la seconda volta, a distanza di dieci anni, che l’esperienza del suo governo è finita. Contestualmente ci rendiamo conto che la sfiducia votata al governo sancisce anche la fine di una stagione di grandi speranze iniziata con l’Ulivo e terminata proprio ieri con l’Unione.
Hanno votato contro la mozione di fiducia, oltre ai senatori del centro destra, Lamberto Dini, Clemente Mastella, Domenico Fisichella e Franco Turigliatto. In questi quattro nomi e nella storia politica che questi quattro uomini rappresentano è racchiusa la spiegazione del fallimento dell’Unione.
Una cultura liberista, troppo poco incline e attenta ai bisogni e agli aspetti sociali delle classi subalterne, quella di Lamberto Dini, una cultura che si è formata ed alimentata nella destra italiana oscillando tra bisogni sociali, voglia di giustizia e sicurezza e una concezione fredda ed aristocratica delle istituzioni, quella di Domenico Fisichella, una cultura arcaicamente trozkista ed inutilmente antagonista, quella di Franco Turigliatto ed infine una cultura gattopardesca che non ha nulla di politico ma che racchiude il peggio dei vizi italici, quella di Clemente Mastella, hanno sancito la fine dell’esperienza di governo del centro sinistra.
Questo da un punto di vista numerico.
Da un punto di vista politico il curatore fallimentare del governo è un soggetto altro e si chiama Partito Democratico. Non l’idea del PD e cioè quella dell’incontro di due grandi scuole politiche italiane, quella d’origine democratico cristiana, cattolica, e quella comunista e socialista, riformista di sinistra, perché quella è una buona idea ed un progetto politico che può essere utile all’Italia, ma il suo segretario e il progetto politico che in questo momento vuole rappresentare.
Dichiarare infatti, contestualmente agli arresti domiciliari della signora Lonardo, moglie di Mastella, che il Pd si presenterà, indipendentemente dalla legge elettorale, da solo alle prossime elezioni politiche, ha indubbiamente favorito l’idea della crisi di governo. Ed è vera anche un’altra cosa che è stata una scelta sbagliata quella di svolgere le primarie per la scelta del leader unico del Pd ad inizio legislatura perché questo ha generato un terremoto politico, che prende vita dall’incontro/scontro cruento di due classi politiche che erano giunte al loro capolinea, quella degli ex ds e quella degli ex margheritini, il cui esito non è ancora del tutto chiaro.
Con queste premesse si è arrivati ieri alla discussione al Senato.
Ho seguito tutti gli interventi. Uno spettacolo avvilente. E non lo dico pensando agli insulti riservati al senatore Cusumano dai suoi ex colleghi dell’Udeur, o alla mortadella mangiata in aula da Strano oppure alla bottiglia di spumante stappata da Gramazio, entrambi di Alleanza Nazionale, ma lo dico pensando alla qualità degli interventi che si sono succeduti in aula.
Un misto di retorica ed ignoranza, farcita con qualche citazione in latino e qualche parola in dialetto, hanno scandito il lungo pomeriggio di ieri. Pochi gli interventi interessanti e tra questi, gli interventi di Milziade Caprili e Cesare Salvi. Mi ha sorpreso anche l’intervento di Anna Finocchiaro, il capogruppo del partito più grande presente in Senato, di solito brillante ed efficace, ha scelto un intervento minimalista e di basso profilo, forse non poteva dire di più.
In qualunque altro contesto lavorativo e nelle stesse condizioni, la qualità degli interventi sarebbe stata ben altra e certamente superiore. Anche ascoltando quegli interventi e i comportamenti indecenti tenuti da tanti senatori presenti in aula, le immagini sono disponibili per chiunque volesse verificare, capiamo perché il nostro paese attraversa una crisi grave, oserei dire gravissima.
In questo contesto e con queste miserie umane, in un paese di nani e ballerine, Romano Prodi ha dimostrato di essere un uomo ed una persona seria. E voglio ringraziarlo per questo.
E voglio ringraziarlo anche per l’impegno, la capacità e la tenacia che ha messo al servizio dell’Italia e dell’Europa quando è stato chiamato ad assolvere compiti impegnativi ed importanti. Voglio ringraziarlo da uomo di sinistra per aver saputo rappresentare al meglio l’Italia dentro e fuori i confini nazionali.
E voglio ringraziarlo per aver provato a costruire, insieme a noi, in questi ultimi anni una speranza e di averci aiutato a realizzare un sogno: provare a cambiare il paese attraverso un’azione di governo.
Nella giornata più difficile per lui, in molti gli chiedevano di non presentarsi in Senato e quei suggerimenti, che provenivano da destra così come da sinistra, avevano quasi tutti lo stesso obiettivo, evitare il confronto in aula, evitare il parlare chiaro, essere ancora una volta italianamente gattopardeschi.
Tra questi anche Clemente Mastella gli ha sussurrato qualcosa tipo: “Avevo suggerito a Prodi di non venire in Senato, si sarebbe potuto aprire un nuovo percorso. Ma non ha voluto capire”.
E perciò l’ultimo ringraziamento, caro Romano, voglio fartelo per non avere accettato il consiglio di Clemente Mastella e perché anche in questa occasione hai dimostrato di essere un uomo e una persona seria.
Purtroppo per noi non c’erano e non ci sono in giro tanti uomini ma in compenso abbondano mezzi uomini, ominicchi, pigliainculo e quacquaracqua.

Oscar Buonamano,
coordinatore prov. Sd Pescara

lunedì 21 gennaio 2008

Dopo un giorno e mezzo di appoggio esterno, Mastella apre la crisi di governo...

Cesare Salvi, capogruppo Sd al Senato: "Dopo la decisione dell'Udeur si apre un passaggio difficilissimo. La priorità assoluta in questo momento è che le forze che hanno deciso di dare vita alla Sinistra-l'Arcobaleno affrontino in modo assolutamente unitario i prossimi passaggi, superando ogni divergenza, affrettando il percorso unitario per garantire al Paese una forte presenza di sinistra, che è possibile solo con un soggetto politico unitario e plurale". Lo afferma in una nota il capogruppo di Sinistra Democratica al Senato, Cesare salvi.

"C'è il rischio, altrimenti - aggiunge - che abbiano successo tutti coloro che, nei diversi campi, stanno cercando di affossare l'esistenza stessa in Italia di una sinistra forte, autorevole e credibile"

Titti di Salvo, capogruppo Sd alla Camera: "Mastella si è assunto una clamorosa responsabilità: far cadere il governo eletto dai cittadini nel momento in cui il governo si apprestava a compiere scelte di redistribuzione sociale. Lo fa cadere per una sua vicenda personale, dopo aver annunciato appoggio esterno.
Perché ha cambiato idea? E chi gliel'ha fatta cambiare?'.


Fabio Mussi, Ministro dell'Università e della Riccerca, Sd: 'In Parlamento si dicano le cose chiare e si cerchino i voti. La decisione di parlamentarizzare la crisi è giusta'. Lo afferma il ministro dell'Università Fabio Mussi, lasciando il vertice di Palazzo Chigi.
Il coordinatore nazionale di Sd tiene a sottolineare: 'L'importante è che ora la Sinistra si presenti unita'.
Il coordinatore di Sd non manca di criticare però le dichiarazioni del segretario del Pd sulla legge elettorale: 'Certo le dichiarazioni di Veltroni non hanno aiutato'.

domenica 13 gennaio 2008

Claudio Fava a Taviano

Venerdì 25 gennaio alle 20.30 l'Associazione Terra Rossa, circolo Arci di Taviano (via Regina Margerita 163, Taviano), in collaborazione con l'edicola Prima Pagina di Casarano e la libreria Idrusa di Alessano, organizza la presentazione del libro di Claudio Fava "Quei bravi ragazzi".

La storia delle "extraordinary renditions": l'offensiva della Cia dopo settembre per individuare presunti terroristi, catturarli e consegnarli ai servizi di sicurezza di paesi amici affinché se ne "prendessero cura" loro interrogando, torturando e (quando occorreva) facendo sparire per sempre i prigionieri. Così decine di persone sono stateo l'11 sequestrate e mandate in Siria, Giordania, Egitto, Pakistan, Marocco, Uzbekistan. Claudio Fava ha guidato la Commissione d'inchiesta voluta dal Parlamento Europeo ricostruendo la geografia delle prigioni, la rotta dei voli, le testimonianze dei prigionieri, oltre che le menzogne, gli imbarazzi, gli spericolati e omertosi equilibrismi di governi e servizi segreti.

Claudio Fava è nato a Catania il 15 aprile 1957. Laureato in Giurisprudenza, giornalista professionista dal 1982, ha lavorato per il Corriere della Sera, l'Espresso, l'Europeo e la Rai, in Italia e dall'estero. Dal 1984, dopo l'uccisione del padre, ha assunto la direzione de "I Siciliani" raccogliendo, assieme a tutti gli altri giovani compagni della redazione, il testimone di una battaglia che ha saputo fare di questa rivista un laboratorio di nuova cultura della legalità e dell'impegno antimafioso.
Corrispondente per l'Espresso dall'America Latina alla fine degli anni Ottanta, è stato inviato speciale per molti giornali su numerosi fronti di pace e di guerra, dalla Somalia alla Cambogia, dall'Algeria al Libano, dal Salvador al Cile. Dal 1994 è editorialista de l'Unità. Fava ha sempre incrociato l'attività professionale con l'impegno politico. Tra i fondatori della Rete, Fava è stato deputato all'Assemblea regionale siciliana nel '91 e al Parlamento nazionale dal 1992 al 1994. Componente della Direzione Nazionale dei Democratici di Sinistra e segretario del partito in Sicilia dal 1999 al 2001, oggi è tra i fondatori del movimento Sinistra democratica per il Socialismo europeo.
Il 13 giugno 2004 è stato rieletto, per la seconda volta, deputato al Parlamento Europeo, nella lista 'Uniti nell'Ulivo', con 221.958 preferenze. Iscritto al Gruppo del Socialismo Europeo (PSE), è primo Vice Presidente dell'Assemblea parlamentare euro-latino americana. Membro della Commissione per le Libertà pubbliche, sostituto della Commissione Diritti umani e della Commissione per lo sviluppo regionale, nel 2006 Fava è stato relatore della Commissione d'inchiesta del Parlamento Europeo sui sequestri illeciti operati dalla Cia nel territorio europeo. Sempre nello stesso anno, ha guidato la missione dell'Unione Europea per l'osservazione delle elezioni in Nicaragua.
Autore di numerosi libri e romanzi, Fava scrive anche per il teatro e per il cinema. Assieme a Monica Zapelli e Marco Tullio Giordana, é autore della sceneggiatura de "I cento passi" premiata, nel 2001, con il Leone d'Oro al festival di Venezia, con il Davide di Donatello e con il Nastro d'Argento.

lunedì 7 gennaio 2008

I Giovani, la Sinistra

I Giovani, la Sinistra

Care compagne e cari compagni,
come sapete sabato 26 gennaio 2008 si svolgerà a Roma, presso il Teatro Valle, l’iniziativa nazionale “I GIOVANI, LA SINISTRA. PER UNA POLITICA CREATRICE DI FUTURO”.
Si tratta di un importante appuntamento per noi tutt*, poiché rappresenta non solo la prima grande iniziativa di Sinistra Democratica rivolta al mondo giovanile ma anche la prima grande occasione di carattere nazionale in cui impostare un confronto e una riflessione collettivi su giovani e sinistra e, in particolare, sul ruolo delle giovani generazioni in relazione al processo unitario avviato dalle forze della sinistra italiana.
L’appuntamento del 26 gennaio – che prevede fin da oggi la partecipazione del compagno Fabio Mussi – sarà inoltre, crediamo, una grande opportunità per tutt* le/i compagn* oggi vicini o direttamente impegnati in Sinistra Democratica per incontrarsi e, attraverso loro, far incontrare le tante e plurali esperienze individuali e collettive cresciute e sviluppatesi in questi mesi sul territorio nazionale.
Vi invitiamo quindi ad attivarvi fin da subito per promuovere la massima mobilitazione in vista di questo nostro appuntamento. In tal senso vi segnaliamo che per l’occasione stiamo provando già in questi giorni, grazie anche al sostegno organizzativo e finanziario di Sinistra Democratica, ad allestire in diverse regioni d’Italia dei pullman proprio per facilitare al massimo la partecipazione delle/dei compagn* all’evento: per quanto riguarda questi aspetti di carattere logistico e organizzativo così come per ogni altra eventuale informazione potete fare costante riferimento ai nostri recapiti telefonici (Mimmo 339/1898605;) oppure al nostro indirizzo di posta elettronica sdsalento@tiscali.it
Cogliamo infine l’occasione per segnalarvi che sulle pagine di www.sinistra-democratica.it sono presenti alcuni interventi relativi ai contenuti e al profilo politico dell’iniziativa del 26 gennaio, che vi invitiamo ad arricchire e completare con contributi vostri e di altr* compagn* ancora.