giovedì 27 dicembre 2007
venerdì 21 dicembre 2007
Una nuova Sinistra, un nuovo Mezzogiorno
L'appuntamento è alle 18.30 presso la Biblioteca comunale.
Inaugurazione della sezione di Alliste-Felline
Nel corso della serata sarà scoperta una targa realizzata dall'artista Luigi Sicuro in memoria dell'On. Pio La Torre, ucciso dalla mafia il 10 aprile 1982.
L'appuntamento è alle ore 18.00 in piazza San Quintino n. 8, ad Alliste.
lunedì 17 dicembre 2007
Assemblea Regionale di Sinistra Democratica
Il soggetto della sinistra e degli ecologisti dovrà crescere, anche nella nostra regione, attraverso un processo popolare, democratico e partecipato, aperto alle adesioni collettive e singole, per radicarsi in tutti i territori e ad ogni livello.
Ecco perché vi invito a promuovere e a stimolare la massima partecipazione possibile all'Assemblea Regionale del 19 dicembre.
Enzo Locaputo, Coordinatore reg.le SD
domenica 16 dicembre 2007
Una nuova "Cerano" a poche miglia dalla costa di Otranto
Sulla nuova Cerano Enel si difende. «Quella è una scelta del governo albanese» dicono dalla compagnia elettrica. E se l’assessore regionale all’ecologia Michele Losappio cade dalle nuvole, la compagnia elettrica nazionale ricorda che l’Albania è in cronico deficit energetico e che il problema va risolto. Ma non potrebbe, il paese delle Aquile, essere la culla dell'energia da fonti rinnovabili? Ed ancora, come mai Prodi sottoscrive un accordo con Berisha in netta contratendenza rispetto alle linee programmatiche del suo Ministro per l'Ambiente Pecoraro Scanio?
Achille Occhetto aderisce a Sinistra Democratica
Il video della conferenza stampa con F. Mussi e A. Occhetto
Video dall'Assemblea della Sinistra e degli Ecologisti
- video dell'intera manifestazione-
video dell'intervento del coordinatore nazionale di SD, Fabio Mussi
- video dell'intervento del segretario del PRC, Franco Giordano
- video dell'intervento del segretario del PdCI, Oliviero Diliberto
- video dell'intervento del presidente dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio
domenica 9 dicembre 2007
Nasce la Sinistra e l'Arcobaleno: la dichiarazione d'intenti
Noi, donne e uomini che abbiamo partecipato all'Assemblea generale della sinistra e degli ecologisti, siamo impegnati nella costruzione di un nuovo soggetto della sinistra e degli ecologisti: unitario, plurale, federativo. L'Italia moderna, nata dalla Costituzione repubblicana, democratica e antifascista, ha bisogno di una sinistra politica rinnovata. Il mondo chiama a nuove culture critiche, che conservano la memoria del passato e tengono lo sguardo rivolto al futuro.
Questi sono i nostri principi: uguaglianza, giustizia, libertà; pace, dialogo di civilità; valore del lavoro e del sapere; centralità dell'ambiente; laicità dello Stato; critica dei modelli patriarcali maschilisti.
Il soggetto della sinistra e degli ecologisti oggi parte. Crescerà attraveso un processo popolare, democratico e partecipato, aperto alle adesioni collettive e singole, per radicarsi nella storia del Paese. L'ambizione è quella di costituire non una forza minoritaria, ma una forza grande ad autonoma, capace di competere per l'egemonia, influente nella vita della società e dello Stato, che pesi nella realtà politico-sociale del centrosinistra. Un soggetto capace di contrastare le derive populiste e plebiscitarie, figlie di una politica debole e della separazione tra potere e cittadini. Un protagonista in Italia, interno ai movimenti, collegato ai gruppi e ai partiti più importanti della sinistra e dell'ambientalismo in Europa.
La Snistra/l'Arcobaleno che vogliamo è del lavoro e dell'ambiente. La globalizzazione liberista si è retta su una doppia svalorizzazione: del lavoro umano e delle risorse naturali. La riduzione a merce provoca la doppia rottura degli equilibri sociali e degli equilibri ambientali. Intollerabile crescita delle diseguaglianze e insostenibili cambiamenti climatici hanno una comune origine e portano alla stessa risposta: un altro mondo è possibile.
Mettere in valore l'ambiente e il lavoro (in tutte le sue forme, da quelle oggi più ripetitive alle più creative) è il cuore di un pensiero nuovo, che non rinuncia a coltivare in questo mondo la speranza umana. In Occidente, ciò comporta innanzitutto alzare la qualità del lavoro, combattere il precariato, modificare gli stili di vita, contrastare la discriminaizone verso le donne. Comporta la difesa e il rinnovamento dello Stato sociale, e la progettazione di una riforma più grande di quella che portò allo Stato sociale: una società non consumista, un'economia non dissipativa ed ecologica, una tecnologia più evoluta. Un nuovo inventario dei beni comuni dell'umanità: acqua, cibo, salute, conoscenza. La conoscenza deve crescere ed essere distribuita: impossibile, senza la libertà della cultura, dell'informazione, della scienza e della ricerca, e senza la lotta conseguente contro le regressioni tribali, etniche, nazionaliste, fondamentaliste. Il dialogo tra culture e civiltà diverse, aperto a nuove scritture universalistiche dei diritti sociali e dei principi di libertà, è tanto più essenziale nell'epoca delle grandi migrazioni, del web e della comunicazione globale.
La Sinistra/l'Arcobaleno che vogliamo è della pace. Lo spirito della guerra minaccia l'umanità. Ecco di nuovo la corsa al riarmo: cresce vertiginosamente la spesa per armamenti convenzionali, chimici, batteriologici, nucleari. Saltano le firme sui Trattati di riduzione e controllo degli armamenti. L'Europa è uno degli epicentri della corsa. Ora, è il momento di fermarla. La pace, che ha visto scendere in campo il più grande movimento di massa del dopoguerra, particolarmente in occasione della guerra irachena, è la carta vincente. La pace è possibile in un mondo multipolare. I fatti hanno già dimostrato che il mondo non è governabile da un unico centro di comando. Anche per questo c'è bisogno di un'Europa più forte ed autonoma.
La Sinistra/l'Arcobaleno che vogliamo è delle libertà individuali e collettive. Le libertà possono crescere solo in uno Stato laico. Per questo la laicità dello Stato è un bene non negoziabile. Uno Stato laico riconosce le forme di vita e le scelte sessuali di tutte e di tutti. Si regge sul rispetto di tutti i sistemi di idee, di tutte le concezioni religiose, di tutte le visioni del mondo. Combatte l'omofobia e il maschilismo. Assume dal femminismo la critica delle strutture patriarcali e il principio della democrazia di genere. Crea le condizioni sociali ed istituzionali per rendere effettivi i diritti e le scelte libere di tutte e di tutti.
La Sinsitra/l'Arcobaleno che vogliamo guarda ad una nuova stagione della democrazia italiana. Pronta ad assumersi, oggi e in futuro, responsabilità di governo, od esercitare la sua funzione dall'opposizione. I temi all'ordine del giorno sembrano "autorità, governabilità, decisione", non si vede che quelli veri sono l'autorevolezza e la legittimazione, una nuova capacità di rappresentanza politica, in un rapporto dialettico con l'autonomia della rappresentanza sociale, a partire dai grandi sindacati di categoria e confederali.
La Sinistra/l'Arcobaleno contribuirà a rinnovare il sistema politico e le forme della partecipazione democratica, contrasterà l'antico trasformismo. Se c'è declino italiano, esso dipende dal corporativismo, dal dilagare del privilegio e dell'ineguaglianza; dalla debole innovazione, dalla perdita di coesione, dalla diffusa illegalità; dalla perdita della capacità di indignarsi verso quello stato di violenza assoluta che si chiama mafia, 'ndrangheta, camorra; dall'oblio della questione morale. Riformare la democrazia e la politica vuol dire nutrire di valori un progetto di società.
Noi, partecipanti all'Assemblea generale della sinistra e degli ecologisti, ci rivolgiamo alle forze politiche, ai gruppi organizzati, ai movimenti, al popolo della sinsitra, a tutte le singole persone che vogliono partecipare attivamente alla costruzione del nuovo soggetto federativo. In una discussione aperta e libera sulle idee, gli obiettivi, i programmi, le forme di organizzazione e di rappresentanza.
Venite, diventate parte di un progetto che può cambiare profondamente la situazione italiana e influenzare la politica europea.
Assemblea generale della sinistra e degli ecologisti
Roma, 8/9 dicembre 2007
sabato 8 dicembre 2007
Chiusa la prima giornata dell'Assemblea
Ma le ombre sull'Arcobaleno non mancano: a partire dalla diserzione di Pietro Ingrao
, protagonista del caso del giorno per le dichiarazioni pubblicate sulla Stampa molto critiche sull'obiettivo a suo giudizio limitato della federazione.
L'atmosfera alla Fiera di Roma è un po' quella dei socialforum: i militanti si dividono nelle diverse assemblee tematiche, ma in molti, negli interventi dal podio, prefigurano, magari solo con una battuta an passant, un "partito" che potrebbe tenere tutti sotto la stessa bandiera.
I leader spandono ottimismo, commentando con i giornalisti l'iniziativa: per Oliviero Diliberto del Pdci, la Sinistra Arcobaleno ha "la prospettiva di durare a lungo", per Franco Giordano del Prc quella che nasce "non è solo una federazione dei quattro partiti, perché sarebbe ben poca cosa". E Fabio Mussi, coordinatore di Sinistra democratica, risponde a Ingrao che "questo è solo un primo passo nella direzione giusta".
Ma le divisioni restano: e in serata, mentre i partecipanti all'assemblea sfollano lentamente, Oliviero Diliberto riunisce i suoi militanti del Pdci in quella che appare come una sorta di 'riunione di componente' del nascente soggetto unitario.
I punti di vista sulle prospettive politiche della Sinistra Arcobaleno sono ancora piuttosto distanti: se da un lato Paolo Ferrero di Rifondazione chiede di dare "risposte a questa gente", e propone "da subito un tesseramento unitario alla confederazione, per chi non viene dai partiti", il leader del Pdci Diliberto frena. "Siccome non se ne è mai parlato, sarà oggetto di future discussioni". Alla riunione separata dei militanti del Pdci, Diliberto ammonisce: "Guai a noi se l'unità non si farà per colpa nostra. Ma per farla dobbiamo rafforzare il partito, fare più tessere, perché sarà quella forza che useremo per contare nella federazione".
Atteso protagonista della giornata di domani, il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, considerato da molti un potenziale leader del futuro soggetto unitario: "Vedo qui - commenta con i giornalisti - non un raduno della paura ma una costituente di un fatto politico molto segnato dall'attesa. Troppe cose di sinistra davano il senso del rito funebre, questo sembra piuttosto un rito battesimale". E forse non è un caso che tra i forum più affollati ci sia quello 'autogestito' da una serie di realtà associative e di movimento, che spingono per andare oltre i partiti per rafforzare, come dice lo storico Paul Ginsborg, parafrasando Francesco Saverio Borrelli, "Unità, unità, unità".
Molto soddisfatto anche il Verde Paolo Cento, che parla di "un processo irreversibile che guarda al futuro", e indica il prossimo passo: "Ora dobbiamo pensare alle regole, a come ogni forza rinuncia a una quota di sovranità per cederla alla federazione".
A fine giornata, dopo aver masticato amaro per il colloquio di Pietro Ingrao con la stampa, da Rifondazione filtra un filo di ottimismo il direttore di Liberazione Piero Sansonetti fa sapere che domani sul quotidiano del Prc ci sarà un'intervista all'anziano leader comunista, nella quale "la bocciatura degli stati generali non c'è".
mercoledì 5 dicembre 2007
La "Generazione X" agli Stati generali
Siamo ragazzi e ragazze di quella che è stata chiamata "Generazione X", cresciuta con la "crisi della politica", il crollo delle ideologie, il pensiero unico e la fine della storia. Nei movimenti globali, ecologisti e pacifisti di inizio millennio abbiamo ritrovato una nostra mutevole identità ed in questi anni non ci siamo rassegnati a delegare ad altri la nostra passione ed iniziativa politica.
Siamo una generazione che vive oggi sulla propria pelle la crisi verticale del nesso lavoro cittadinanza costruita attraverso il paradigma della precarietà come condizione legata non solo alla
dimensione professionale e del contratto di lavoro, ma come dimensione esistenziale generale, e che riguarda la casa come l'istruzione, la mobilità come l'accesso a saperi e cultura, la libertà di scegliere liberamente sulla tua vita, di seguire i tuoi orientamenti sessuali, come la promessa di un avvenire di guerra, cambiamenti climatici ed instabilità globale.
La precarietà diviene allora il furto più terribile che si possa fare ad un giovane: il furto della possibilità di immaginare, costruire, organizzare il tuo futuro fuori dal ricatto costante del profitto e del comando. E' una condizione che può essere rappresentata, narrata solo da chi la vive sulla propria pelle e - come tale - spesso invisibile alla sfera della politica e dei diritti sindacali. E' una condizione che pone alla politica domande nuove, che vivono dentro una società profondamente mutata: diritto alla continuità di reddito ed alla formazione permanente garantita e retribuita, accesso a saperi, conoscenze e cultura, al credito, il diritto all'abitare, a vivere in una società non prigioniera delle mafie e della criminalità organizzata...
Domande e temi nuovi che devono avere piena cittadinanza nell'assemblea di sabato e domenica attraverso la partecipazione delle giovani generazioni, un tema a cui, ci pare, non si è data adeguata attenzione. Ci chiediamo, insomma, come si possa immaginare una sinistra nuova senza mettere al centro i soggetti che più inverano le condizioni materiali di vita di una società rinnovata, giovani, donne e migranti in primis.
Non si può fare a meno di credere, ci pare, che una politica di trasformazione e cambiamento abbia bisogno oggi di farsi percorso di liberazione in primo luogo per tutti questi soggetti.
E' per questo che la crisi della politica riguarda più di altri le giovani generazioni, ormai incapaci di credere che la politica possa determinare significativi mutamenti nelle loro condizioni di vita e di
lavoro. Al centro di questo processo vi è - tra l'altro - quella che chiamiamo "privatizzazione della politica" ad opera dei gruppi dirigenti di troppe forze politiche, tendenzialmente bianchi, anziani, maschi.
La società italiana è oggi tra le più gerontocratiche del pianeta: esclude, perimetra, mortifica nell'università come nella ricerca, nell'impresa come nel pubblico impiego. Questo fenomeno è tanto più grave se avviene, come in realtà è, nel campo della politica perché la condanna all'incomprensione di una parte non marginale della realtà e ne mina la già snervata rappresentanza. La precarietà delle giovani generazioni infatti rappresenta oggi una vera e propria emergenza sociale di cui di cui molti nel mondo della politica si riempiono quotidianamente la bocca senza conoscerne la condizione materiale e senza avere la capacità di prospettare e realizzare soluzioni concrete (la recente vicenda del welfare né è l'ennesima conferma).
Le manifestazioni che negli ultimi due mesi hanno invaso le strade e le piazze del nostro paese - il 20 ottobre contro la precarietà, il 17 novembre a Genova, il 24 novembre la straordinaria manifestazione delle donne contro la violenza maschile, lo scorso sabato i tantissimi/e in marcia per la difesa dei beni comuni - hanno invece disegnato la realtà di un paese attraversato da una radicale domanda di partecipazione, da soggetti sociali - i giovani e le donne in particolare - che chiedono una presa di parola cui la politica ufficiale non riesce a rispondere. Continua...
Giovani Comunist*, Federazione giovanile Comunst* Italian*, Giovani Verdi, Giovani di Sinistra Democratica
lunedì 3 dicembre 2007
Quello che la Sinistra è oggi non basta più per la vittoria
Peggio di tutto è se le truppe, sia quelle rimaste, sia quelle ancora lontane, forse amiche, vedono generali rissosi che danno ordini contradditori, e colonnelli verbosi che manco sanno dove si trovano e, addirittura, alcuni tra di loro, sono convinti di essere all'offensiva.
Ecco, questo ritrattino "bellico" mi pare raffiguri abbastanza bene il modo in cui ci si appresta agli "stati generali" della "cosa rossa".
Sembra si stia facendo di tutto per trasformarla in un disastro e mi chiedo se sia ancora possibile correggerla. Una mediazione faticosa tra vertici di partito che ancora pensano - e si sbagliano - di avere doveri (e soprattutto possibilità) di avanguardia da svolgere, convoca un incontro che rischia di essere tutto interno alle loro fila. La stessa composizione dei panel di discussione, non parliamo della sfilata dei "segretari", è un elenco burocratico di temi senza un filo conduttore. Si dovrebbe presentare al paese una visione alta, di alternativa di sistema, e invece appare una lista della spesa, dalla quale è perfino difficile enucleare le grandi questioni mondiali che ci troviamo di fronte.
Sbalorditivo che, mentre è sotto gli occhi di tutti il disastro immane del sistema della comunicazione e dell'informazione (un disastro che è il nostro e non dell'avversario; un disastro dove la nostra egemonia culturale è stata liquidata in questi ultimi vent'anni, e sostituita dalla loro) non c'è un luogo previsto dove si possa discutere il "che fare" della sinistra. Per esempio una televisione libera come strumento di battaglia.
Scrivo con il condizionale, perché in realtà, a meno di una settimana dall'evento ancora non si sa nemmeno come è stato costituito, come si svolgerà."
Continua...
Fonte: Liberazione
mercoledì 28 novembre 2007
La fiducia per impedire che entri in vigore la riforma Maroni. Ma un problema nella maggiornaza esiste
Signor Presidente, la ringrazio per l'opportunità rara che viene concessa a Sinistra Democratica di far conoscere la propria opinione al Paese, visto che siamo cancellati sistematicamente da tutti i telegiornali con un‘accuratezza, da questo punto di vista, che non può essere casuale, così come ufficialmente ha riconosciuto l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, non più di una decina di giorni fa.
Vengo al punto. Sinistra Democratica esprimerà il proprio voto favorevole alla richiesta di fiducia. Lo faremo senza concedere sconti e, dunque, senza chiudere gli occhi di fronte a ciò che rappresenta la richiesta del Governo di porre la fiducia su un testo diverso da quello che è stato votato dalla Commissione parlamentare. Su tale testo Sinistra Democratica ha espresso subito le proprie valutazioni, mettendo in luce i miglioramenti, ma non nascondendo i peggioramenti che erano stati fatti. Il ripristino del lavoro a chiamata, parziale certo, ma in quei settori in cui il lavoro a chiamata si usa, con il paradosso per cui, mentre si ritorna indietro non rispetto a tutti i miglioramenti, ma sicuramente rispetto a quelli più significativi, tuttavia si conservano i peggioramenti. È un paradosso che francamente non si spiega, se non alla luce di poteri, pesi e metri di misura diversi all'interno della stessa maggioranza.
Il Governo aveva di fronte due strade dopo l'accordo con le forze sociali ed il voto che più di cinque milioni di persone, donne e uomini, lavoratori e pensionati, hanno espresso su tale Accordo. Aveva due strade di fronte: indicare quel testo come l'equilibrio non modificabile o consegnarlo al Parlamento attraverso il disegno di legge. Ha scelto la seconda strada. Giusto, bene, siamo d'accordo! Ma proprio per tale motivo la scelta di porre la questione di fiducia in ordine ad un testo diverso apre un evidente problema nel rapporto tra il Governo e il Parlamento.
Siccome di ciò si tratta, è francamente artificiosa ed anche, per così dire, insopportabile (vorrei dire priva di senso) una rappresentazione del conflitto tra parti sociali e Parlamento, come se fosse possibile in democrazia contrapporre la concertazione - che è una delle forme della democrazia partecipata, in Europa sanzionata e prevista anche nei trattati - al Parlamento.
Mi fa specie, lo dico veramente, che a richiamare il rispetto degli accordi e della concertazione sia Confindustria, che molto ha ricevuto da questo Governo, sia nella legge finanziaria precedente, sia in quella attuale (mi pare che si stia andando in tale direzione). Mi fa specie che sia Confindustria a richiamare o a sanzionare, in caso contrario, la morte della concentrazione, una Confindustria che, a fasi alterne, ha apprezzato la concertazione o l’ha rifiutata a seconda del momento.
Si è aperto, dunque, un problema serio, al netto delle dinamiche che si sono sviluppate nella maggioranza che - anch’esse - devono essere affrontate a viso aperto, nominandole: esse si chiamano Senato e ricevibilità di poteri di veto e di inibizione anche, per l'appunto, del Parlamento.
Nonostante ciò, voteremo a favore della fiducia con una motivazione precisa: vogliamo impedire che entri in vigore il 1° gennaio 2008 la punizione che Maroni aveva inflitto agli italiani, condannandoli ad andare in pensione con tre anni di ritardo.
Vogliamo affermarlo a viso aperto. Riteniamo, infatti, che i contenuti del disegno di legge in esame costituiscano un passo in avanti, così come hanno riconosciuto quei cinque milioni e più di persone che sono andate a votare in gran parte a favore di quell'accordo. Ma che vuol dire passo in avanti, per non nascondersi dietro le parole?
Continua...martedì 27 novembre 2007
Un appello di padre Alex Zanotelli
Finanziaria, Armi, Politica. Che vergogna!
di padre Alex Zanotelli
Ero venuto a conoscenza di tutto questo poche ore prima del voto. Ho lanciato subito un appello in internet: era già troppo tardi. La "frittata" era già fatta.
Ne sono rimasto talmente male, da non avere neanche voglia di riprendere la penna. Oggi sento che devo esternare la mia delusione, la mia rabbia.
Delusione profonda verso la Sinistra Radicale che in piazza chiede la chiusura dei “lager per gli immigrati”, parla contro le guerre e l’imperialismo e poi vota con la destra per rifinanziarli.
E sono fior di quattrini! Non ne troviamo per la scuola, per i servizi sociali, ma per le armi SI’! E tanti!!
Infatti la Difesa per il 2008 avrà a disposizione 23,5 miliardi di euro: un aumento di risorse dell’11% rispetto alla finanziaria del 2007, che già aveva aumentato il bilancio militare del 13%. Il governo Prodi in due anni ha già aumentato le spese militari del 24%!
Ancora più grave, per me, è il fatto dei soldi investiti in armi pesanti. Due esempi sono gli F35 e le fregate FREMM. Gli F35 (i cosiddetti Joint Strike Fighter) sono i nuovi aerei da combattimento (costano circa 110 milioni di Euro cadauno). Il sottosegretario alla Difesa Forcieri ne aveva sottoscritto, a Washington, lo scorso febbraio, il protocollo di intesa.
In Senato, alcuni (solo 33) hanno votato a favore dell’emendamento Turigliatto contro il finanziamento degli Eurofighters, ma subito dopo hanno tutti votato a favore dell’articolo 31 che prevede anche il finanziamento ai satelliti spia militari e le fregate da combattimento FREMM.
Per gli Eurofighters sono stati stanziati 318 milioni di Euro per il 2008, 468 per il 2009, 918 milioni per il 2010, 1.100 milioni per ciascuno degli anni 2011 e 2012!
Altrettanto è avvenuto per le fregate FREMM e per i satelliti spia.
E’ grave che la Sinistra, anche la Radicale, abbia votato massicciamente per tutto questo, con la sola eccezione di Turigliatto e Rossi, e altri due astenuti o favorevoli. Purtroppo il voto non è stato registrato nominativamente! Noi vogliamo sapere come ogni senatore vota!
Tutto questo è di una gravità estrema! Il nostro paese entra così nella grande corsa al riarmo che ci porterà dritti all’attacco all’Iran e alla guerra atomica.
Trovo gravissimo il silenzio della stampa su tutto questo: una stampa sempre più appiattita!
Ma ancora più grave è il nostro silenzio: il mondo della pace che dorme sonni tranquilli. E’ questo silenzio assordante che mi fa male. Dobbiamo reagire, protestare, urlare!
Il nostro silenzio, il silenzio del movimento per la pace significa la morte di milioni di persone e dello stesso pianeta. La nostra è follia collettiva, pazzia eretta a Sistema.
E’ il trionfo di "O Sistema". Dobbiamo riunire i nostri fili per legare il Gigante, l’Impero del denaro.
Come cittadini attivi non violenti dobbiamo formare la nuova rete per dire No a questo Sistema di Morte e un Sì perché vinca la Vita.
Le firme di adesione all'appello di padre Alex vanno inviate a:
alex.zanotelli@libero.it
domenica 25 novembre 2007
Lecce. Nasce il coordinamento cittadino della Sinistra
martedì 20 novembre 2007
SD appova la propria piattaforma per l'assemblea generale della Sinistra
La discussione è stata aperta da una relazione di Fabio Mussi, alla quale sono seguiti otre venti interventi. Il coordinatore nazionale ha innanzitutto compiuto una analisi della situazione politica partendo dal fatto positivo ed importante della settimana che segna una svolta per il Governo: l’approvazione al Senato della Finanziaria. Fatto importante sia per la tenuta del Governo Prodi che ha come conseguenza il manifestarsi di una profonda crisi all’interno del Centrodestra, sia per il contenuti della Finanziaria che certo non è perfetta, ma sicuramente contiene una serie di provvedimenti che cercano di affrontare i nodi della questione sociale, della lotta al precariato, dell’abbattimento degli sprechi nella politica. Ovviamente il percorso della Finanzia è appena cominciato e soprattutto il Governo non avrà vita semplice nell’affrontare due nodi significativi ora all’attenzione della Camera: il decreto fiscale ed il protocollo sul Welfare. Altro elemento importante sottolineato dalla relazione è stato che al Senato la Sinistra ha lavorato unita svolgendo un ruolo rilevante tanto che è riuscita ad ottenere risultati non di poco conto: Sd, Prc, Pdci e Verdi hanno insieme presentato solo 30 emendamenti riuscendo a farne approvare alcuni importanti tra cui il credito di imposta per le imprese meridionali, provvedimenti per l’abbattimento dei costi della politica e la stabilizzazione dei precari della pubblica amministrazione.
Continua...
Link
al documento approvato dal direttivo nazionale di SD il 17 novembre (scaricabile in formato word).sabato 17 novembre 2007
SD: Riunione del Comitato Promotore
E' fissata per venerdì 23 novembre alle 18.00 la Riunione del Comitato promotore della Sinistra Democratica del Salento. La riunione, che si svolgerà presso la Sala Consiliare di Cutrofiano, in piazza Municipio, è aperta a tutti gli iscritti e simpatizzanti del movimento.
Info: sdsalento@tiscali.it
domenica 11 novembre 2007
24 novembre: Assemblea SD a Leverano
MAFIACARTOON: Libera e l'Accademia delle Belle Arti contro le mafie
“MAFIACARTOON è un percorso antimafia diretto a tutti, in particolare, ai giovani, che rafforza la speranza e nutre le idee, per cercare di costruire con coraggio un mondo migliore nella legalità e nella giustizia”. (L. Ciotti )
In collaborazione con l’ACCADEMIA di belle Arti di Lecce Mafiacartoon si avvarrà del contributo del Prof. Glauco LENDARO e della presenza di studenti-disegnatori del corso di Grafica, i quali attiveranno dei laboratori nelle Scuole che ospiteranno la mostra.
MAFIACARTOON sarà esposta
LECCE Accademia di Belle Arti - via Libertini
16 - 19 NOVEMBRE
Ore 10.00-13.00 / 17.30-21.30
I.T.A.S.“DELEDDA” - piazza Palio
20 - 22 NOVEMBRE - Tel. 0832.316046
Lab.: Andrea PICCINNO - Daniele MALORGIO - Pietro DE MARCO
NARDÒ Scuola Media 3° Polo - via Manieri
23 - 25 NOVEMBRE - Tel. 0833.562691
Lab.: Annalisa SCHITO - Domenico FINI - Alessandro DE VINCENTIIS
CASARANO I.T.C.“De Viti De Marco” - via Circonvallazione
26 - 28 NOVEMBRE - Tel 0833.504014
Lab.: Alessandra BIANCO - Fabrizio CIRFIERA
MAGLIE I.T.C.“Cezzi De Castro” - via Montegrappa
29 NOVEMBRE - 1 DICEMBRE - Tel 0836.428711
Lab.: Vincenzo ESPERTI - Katia RIZZELLI - Tiziana CISOTTA
Info: Marisa Capone 340.3189314 - don Raffaele Bruno 320.2711085
sabato 10 novembre 2007
Riunione nazionale dei Giovani di SD
vi informiamo che
MERCOLEDI' 14 NOVEMBRE a ROMA
ci sarà una riunione nazionale dei giovani di Sinistra Democratica.
E' previsto il rimborso spese (biglietto del treno) per chi volesse prendere parte all'iniziativa.
Se siete interessati e volete saperne di più scrivete a sdsalento@tiscali.it
venerdì 9 novembre 2007
Il Garante per l'Editoria alla Rai: Sinistra Democratica esiste
Nelle scorse settimana Titti Di Salvo e Cesare Salvi, capogruppo di Sd alla Camera e al Senato e i parlamentari Paolo Brutti e Gloria Buffo, componenti la Commissione di Vigilanza sulla Rai, avevano inviato all’Autorità un esposto con il quale si segnalava “la violazione della disciplina vigente in materia di pluralismo politico” da parte del servizio pubblico. Il 5 maggio scorso, infatti, è nato a Roma il movimento politico Sd, ha dato vita a gruppi parlamentari alla Camera, al Senato che per numeri sono il terzo gruppo parlamentare del Centro Sinistra, e ha 5 eletti al Parlamento Europeo. Non solo ma come è evidente, in questi mesi Sd ha sviluppato numerose iniziative politiche e parlamentari di rilievo. Vogliamo citarne alcune? La presentazione e l’approvazione in parlamento della legge contro i licenziamenti in bianco, l’attività emendativa del testo della finanziaria, la presentazione di proposte di legge in materia di lavoro, di riduzione dei costi della politica ecc. E ancora il Movimento ha organizzato una Festa nazionale che si è tenuta ad Orvieto tra fine agosto e primi di settembre, un importante convegno a Cosenza su legalità e buona politica a fine settembre, un seminario nazionale sul disarmo ad ottobre e, per finire un elenco incompleto, un seminario su Giustizia penale ed equità sociale tenutosi a Roma l’8 novembre. Di tutto questo né nei telegiornali, né nei programmi di approfondimento giornalistico vi è stata traccia. Come non vi è stata traccia di prese di posizione e dichiarazione dei vari dirigenti del Movimento intervenuti sulle diverse questioni del dibattito politico. E come è ovvio, e come è riportato nell’esposto al Garante, tutto ciò è documentabile e documentato dai dati dell’Osservatorio di Pavia dai quali risulta che “le voci e il parere di Sinistra Democratica sono sistematicamente esclusi dall’informazione Rai”.
Il Garante per le Comunicazioni non solo ha dato ragione ai parlamentari che hanno firmato l’esposto, registrando “una effettiva carenza di spazio dedicato al soggetto politico esponente” ma ha richiamato la Rai a correggere questo comportamento richiamandola al rispetto della normativa vigente affermando, anche, che l’Autorità proseguirà la propria attività di controllo e di vigilanza sull’andamento della programmazione informativa anche nelle prossime settimane.
Bucare il muro del silenzio non è semplice ma quello di oggi è certo un buon viatico.
giovedì 1 novembre 2007
Un esercito di giovani contro la mafia
Appello per una grande mobilitazione in favore di Casal di Principe e contro la Camorra
Casal di Principe, 17 settembre 2007,
sospesa ancora una volta tra il sogno e la realtà. Da una parte uno Stato che muove il Presidente della Camera e il Presidente della Commissione Antimafia per ricordare a tutti che la camorra esiste e va combattuta. Dall'altro una società civile piegata, intimorita, a tratti reticente.
La Repubblica che si riappropria del territorio dichiarando guerra a quella criminalità che progressivamente si è fatta senso comune, in grado di convivere normalmente con il quotidiano delle persone, e restituisce alle istituzioni democratiche ed agli studenti la piazza principale di quella città. Allo stesso tempo, la sensazione di una separazione forte tra quella piazza ed una parte della città, l'indifferenza di chi lavora, commercia e fa impresa, il timore di una presenza episodica e fluttuante dello stato, persino lo spettacolo indecente, condito di una buona dose di teatralità, del padre di Sandokan che domanda la parola ed urla l'innocenza del figlio e l'inesistenza della camorra.
Questa volta nessuno si nasconde, neanche la camorra, rivendicando il suo spazio egemonico nel giorno in cui il Parlamento offre una dimostrazione di forza e fermezza.
Ha ragione Roberto Saviano quando sottolinea la presenza inquietante di "moltissimi ragazzi che ogni volta che aprivo bocca si mettevano a braccia conserte per segnalare la totale distanza dalle parole che dicevo".
Si fa avanti un pezzo di generazione per cui è la camorra il vero Stato ed il diritto alla felicità rivendicato coraggiosamente dallo scrittore di "Gomorra" una forma già realizzata, dove la subordinazione ai clan è scambiata con l'illusione del benessere ed il brivido del dominio su chi è più debole. Insomma, la felicità è il potere, l'arbitrio, la sfrontatezza.
Eppure, siamo convinti che a Casal di Principe, come nell'intero meridione, non tutta la società è questa.
Non solo perché lì non è nato soltanto Francesco Schiavone, ma anche don Peppino Diana.
Probabilmente molti stanno zitti perché hanno paura. Perché si sentono soli. Perchè avvertono, drammaticamente e sulla propria pelle, il vuoto, forse il baratro, tra i luoghi istituzionali e la società reale. Occorre, dunque, una risposta all'altezza, culturale prima ancora che politica. Qualcosa che occupi in fretta quel limbo separato che rende la camorra società e costume, in grado talvolta con successo di conquistare ed estorcere consensi.
Certamente progetti come quelli per contrastare l'evasione scolastica, come Scuole Aperte, sono importanti e vanno sostenuti.
Allo stesso tempo, c'è bisogno di una grande mobilitazione civile.
Poco meno di vent'anni fa, a pochi chilometri da Casale, a Villa Literno, all'indomani dell'orribile omicidio di Jerry Masslo, un giovane immigrato che lavorava alla raccolta stagionale dei pomodori, la Fgci e le associazioni democratiche invasero pacificamente quella città e costruirono un evento politico di straordinaria rilevanza.
Un campeggio popolato di volontari che assistette gli immigrati nei campi di lavoro, immedesimandosi nella loro condizione sociale di sfruttati e vittime di camorra, riuscendo ad aprire i riflettori su una vicenda che aveva aperto una frattura drammatica tra le comunità locali ed i nuovi schiavi.
Oggi a Casal di Principe è necessaria ed opportuna un'operazione analoga: la società che si riprende la vita, che riesce a delineare un'alternativa possibile e democratica, dalle strutture di aggregazione alla buona economia, fino al recupero della dignità e del valore del lavoro.
Un messaggio di speranza a chi è offeso, zittito, sfruttato.
Casal di Principe e l'Italia ne hanno bisogno.
I partiti, i movimenti, i sindacati, il mondo dell'impresa, le istituzioni locali e nazionali, le associazioni democratiche che si mettono a fianco dello stato che combatte la criminalità e costruiscono reti sociali e momenti di scambio solidale.
Un grande evento di partecipazione e di educazione civica. Un raduno di una settimana l'estate prossima. Come nel 1989. Un esercito civile di mille giovani capaci di vincere la paura e coinvolgere la comunità locale.
Perché non provarci?
Peppe De Cristofaro - deputato Prc
Tommaso Pellegrino - deputato Verdi
Arturo Scotto - deputato Sd
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per aderire scrivi a: adesioni@dirittoallafelicita.com
mercoledì 31 ottobre 2007
Anche a Collepasso un appuntamento unitario della Sinistra
domenica 28 ottobre 2007
L'8 ed il 9 dicembre gli Stati generali della Sinistra
C'è stato un vertice tra Franco Giordano, Oliviero Diliberto, Alfonso Pecoraro Scanio e Fabio Mussi, rispettivamente leader di Rifondazione comunista, Pdci, Verdi e Sinistra democratica. Nell'ufficio di Mussi è stato messo nero su bianco e ufficializzato il percorso verso l'unificazione, che con ogni probabilità ha subito due energici imprimatur dalla nascita del Partito democratico e dalla possibilità, concreta, che si vada al voto anticipato. Ci saranno, nelle intenzioni dei quattro leader, cinque tappe.
Si inizierà il dieci novembre prossimo, con una manifestazione comune, nella romana piazza Farnese, per celebrare i venti anni dall'abolizione del nucleare, avvenuto con lo strumento del referendum abrogativo. L'idea è stata dei Verdi e sarà anche l'occasione per superare le divisioni che si sono consumate il 20 ottobre scorso, quando Rifondazione e Pdci scesero in piazza contro il precariato, mentre Verdi e Sd scelsero di non mobilitarsi.
Il vero e proprio punto di snodo sarà nella due giorni dell'otto e del nove dicembre prossimi, date scelte per una grande assemblea unitaria. La chiamano "assemblea della sinistra e degli ecologisti", in concreto, ha spiegato il coordinatore nazionale di Sinistra democratica Fabio Mussi, si articolerà così: la prima giornata dedicata a un "workshop", aperto ai contributi di tutti gli interessati, la seconda sarà quella dove si approverà il programma, che poi sarà sottoposto a consultazione popolare. Ma, ha tenuto a precisare Diliberto, "saranno primarie sulle idee e non sulle persone, al contrario di quanto ha fatto il Pd". Quanto alla forma del nuovo soggetto, Giordano è stato cauto: "Stiamo costruendo un soggetto unitario e plurale, al quale partecipano le forze politiche ma che sarà aperto anche alle altre realtà di sinistra". Più esplicito Pecoraro: "Tutti abbiamo convenuto che la federazione aperta è un nostro obiettivo comune, siamo tutti d'accordo sull'arrivare ad un patto federativo". Lontana l'ipotesi, già lanciata da Giordano, di un tesseramento unico.
Sullo sfondo dell'assemblea unitaria, i quattro leader si occuperanno della costituzione dei gruppi parlamentari unici alla Camera e al Senato (dovrebbe essere il primo atto ad essere formalizzato) e della costituzione di un coordinamento nazionale, fatto di "personalità" che dovranno gestire tutta la fase di transizione. Pecoraro Scanio ha voluto fare un appello ai giornalisti: "Non chiamatela Cosa rossa", e ha ammesso, tra le righe, il ruolo che ha avuto nella decisione l'instabilità cronica del governo Prodi: "Questo ci rende anche più pronti a competere in eventuali elezioni politiche". Rimane l'interrogativo se la costituenda federazione sia un passaggio intermedio verso la costituzione di un partito unico, o se invece sia ferma la volontà di tenere in vita le formazioni esistenti. E' proprio sulle prospettive che si scorgono sfumature tra i quattro leader. Mussi, finora molto cauto insieme a Sinistra democratica, dice di pensare a un "partito unico", Giordano preme per un simbolo comune e nuovo che serva per le prossime scadenze elettorali (Ma Diliberto aveva detto di non voler rinunciare alla falce e martello) ma fa capire che lo scioglimento di Rifondazione non è all'ordine del giorno, dal momento che ha fissato il suo congresso nel marzo 2008. Pecoraro, nel dubbio, sembra preferire il modello federativo a quello del varo di un processo costituente verso un'unica formazione politica. L'incertezza contribuisce a mantenere vive le soluzioni di cui si è vociferato nelle scorse settimane: o l'investitura di Nichi Vendola, attuale governatore della Puglia, o il ritorno in campo di Fausto Bertinotti (in caso di elezioni anticipate e di fine del suo mandato di presidente della Camera). Prima di tutto, però, dovrà essere concordata una linea comune sulla legge elettorale e le riforme istituzionali, prossimi temi su cui maggioranza e opposizione si confronteranno in Parlamento. [...]
Fonte: Aprileonline
mercoledì 24 ottobre 2007
Monteroni. Inaugurazione del "Coordinamento di Sinistra"
domenica 28 ottobre la costruzione del soggetto unitario della Sinistra fa un altro passo in avanti: a Monteroni si inaugura il circolo comune di Rifondazione e Sinistra Democratica, con una manifestazione alla quale partecipano Vinicio De Vito, segretario provinciale del PRC, Michele Ventricelli, consigliere regionale di SD, Donatella Duranti, deputata PRC, e Gigi Spedicato.
Vi raccomandiamo di non mancare: dopo la grande manifestazione di Roma del 20 ottobre scorso, nel Salento il processo unitario parte dalle realtà territoriali.
lunedì 22 ottobre 2007
Campi Salentina: presentazione dell'ultimo libro di E. Macaluso
All'incontro partecipano il Senatore di SD Cesare Salvi, l'on. Valdo Spini, il coordinatore salentino di SD prof. Egidio Zacheo. Modera: Gilberto Indirli.
L'appuntamento è alle 18.00 presso l'ex Biblioteca comunale, in piazza Libertà.
Siamo tornati...
Vi invitiamo a segnalare al nostro indirizzo di posta elettronica
tutte le notizie e le iniziative che riguardano la Sinistra Democratica salentina e, più in generale, tutte le notizie che ritenete possano essere spunti validi di discussione per il nostro movimento, per il nostro territorio, per la Sinistra.
Al lavoro, Compagni!
giovedì 13 settembre 2007
COMUNICAZIONE URGENTE
1) Anagrafe completa degli amministratori SD;
2) Elenco dei Comuni in cui si voterà nel 2008.
I compagni dei vari comuni salentini sono pregati di inviare queste informazioni all'indirizzo mail sdsalento@tiscali.it.
MARCO TRAVAGLIO a Taviano
presso la sede dell’Associazione Terra Rossa
Circolo ARCI di Taviano
in Via Regina Margherita 163, a Taviano
MARCO TRAVAGLIO
Presenterà le sue ultime opere
ULIWOOD PARTY
Figure e figurine, figuri e figuracce
del primo anno di centro-sinistra-(destra)
LA SCOMPARSA DEI FATTI
Si prega di abolire le notizie per non disturbare le opinioni
Coordinerà la serata il giornalista
LINO DE MATTEIS
Vicepresidente dell’Associazione della Stampa di Puglia
SOFTWARE FREEDOM DAY
SABATO 15 SETTEMBRE 2007
in tutto il mondo è il
SOFTWARE FREEDOM DAY
L'evento provinciale si terrà a Taviano, presso l'ARCI Terra Rossa, dalle ore 20,30 in poi
Assemblea regionale SD
ad Orvieto nei giorni scorsi il nostro movimento ha compiuto in forme collegiali e partecipate una riflessione approfondita sia su alcuni nodi di fondo dell’epoca contemporanea – pace, ambiente, lavoro – sia sulla prospettiva politica italiana. Riteniamo indispensabile ora allargare sul territorio la discussione avuta ad Orvieto.Pertanto, per la mattina di sabato 22 settembre, a partire dalle ore 9.30, presso l'Hotel Excelsior a Bari, è convocata una assemblea regionale di Sinistra Democratica, in modo da discutere sulle principali questioni all’ordine del giorno dell’agenda politica regionale e nazionale. A tale assemblea, alla quale auspichiamo la partecipazione più larga e ampia possibile, prenderà parte un componente della Presidenza Nazionale del nostro Movimento. Vi prego di diffondere la notizia fra tutte le compagne e i compagni che ritenete possano essere interessati. In attesa di vederci a Bari il prossimo 22 settembre, vi saluto fraternamente.
Enzo Locaputo
(Coordinatore regionale SD)
sabato 8 settembre 2007
venerdì 7 settembre 2007
Chi sparge insicurezza?
Intervista al sociologo Enrico Pugliese. Caccia ai lavavetri e sindaci aspiranti sceriffi, ma il pericolo vero può venire da chi occupa posizioni di responsabilità politica e tenta di cavalcare l'onda per ragioni elettorali.
L'ultima è l'uscita dei sindaci Pd di Bologna e Firenze, Sergio Cofferati e Leonardo Domenici, che parlano di poteri di polizia giudiziaria per i primi cittadini. C'era stata l'ordinanza anti - lavavetri nel capoluogo toscano, il piano sicurezza del ministro dell'Interno Giuliano Amato che ha paventato, salvo pronte reazioni del centrosinistra, una svolta fascista nel nostro paese. Quanto è autentica l'emergenza sicurezza in Italia? Ne abbiamo parlato con il sociologo Enrico Pugliese, direttore dell'"Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali" del Cnr. CONTINUA...
Pace, Ambiente, Lavoro, Libertà: i cardini ideali e programmatici di Sinistra Democratica
Orvieto 1 settembre 2007 - Seminario del Direttivo
Questa è una introduzione che spero serva a dare un contributo ad aprire una discussione autentica, a porre questioni che devono essere approfondite per poter assumere, poi, decisioni conseguenti. Penso che dobbiamo fare una accurata valutazione della situazione, occorre riprendere senza indugi l’iniziativa. Il 15 settembre è già convocato il Comitato promotore e lì dovremo approvare un documento cui la discussione di oggi e domani sono sicuro potrà offrire delle utili coordinate. Ricordo che il nostro è un Movimento. Annunciato al Congresso dei Ds, ha avuto il suo battesimo a Roma il 5 maggio. Non sono ancora passati 4 mesi e, è inutile dirlo, ci si muove in una situazione complicata, che richiede una saldezza nelle nostre convinzioni ed anche una fiducia nelle ragioni del nostro movimento. CONTINUA...
Il video della chiusura della festa di Orvieto
CLICCA QUI PER VEDERE IL VIDEO
domenica 2 settembre 2007
Vaffanculo Day, 8 settembre 2007
L'8 settembre sarà il giorno del Vaffanculo day, o V-Day. Una via di mezzo tra il D-Day dello sbarco in Normandia e V come Vendetta. Si terrà sabato otto settembre nelle piazze d’Italia, per ricordare che dal 1943 non è cambiato niente. Ieri il re in fuga e la Nazione allo sbando, oggi politici blindati nei palazzi immersi in problemi “culturali”. Il V-Day sarà un giorno di informazione e di partecipazione popolare.
Beppe Grillo
sabato 1 settembre 2007
mercoledì 29 agosto 2007
L'Ue chiede altri chiarimenti sui privilegi fiscali della Chiesa
La Commissione europea vuole vederci chiaro sui benefici fiscali concessi dallo Stato italiano alla Chiesa, e per questo si prepara a chiedere nuove informazioni, più approfondite. «Non sappiamo ancora se aprire un'inchiesta o meno, anche perché non abbiamo abbastanza informazioni e ne chiederemo delle altre, per via scritta o verbale», ha spiegato il portavoce del commissario per la Concorrenza Neelie Kroes, ricordando che una prima richiesta, subito soddisfatta dalle autorità italiane, era stata già presentata a giugno.
Il portavoce del ministro per le Politiche europee, Emma Bonino, ha garantito che il governo esaminerà le richieste di Bruxelles, osservando come l'Italia rischia «una procedura di infrazione proprio quando sì è finalmente riusciti a ridurne il numero». Continua...
martedì 28 agosto 2007
Giù le mani da Palascia
Il comitato "Giù le mani da Palascia" si riunirà GIOVEDI' 30 AGOSTO alle ore 18.30 presso l'auditorium delle Maestre Pie Filippini a Otranto in via Cenobio Basiliano (la stradina che collega il castello alla cattedrale) per discutere e organizzare le prossime iniziative.
lunedì 27 agosto 2007
giovedì 23 agosto 2007
RIUNIONE PROVINCIALE SD SALENTINA
RIUNIONE PROVINCIALE DELLA
SINISTRA DEMOCRATICA SALENTINA
mercoledì 29 agosto, ore 19.00
presso la "Città del Tempo"
Via Puccini 22/d, Lecce
Interverrà Enzo LOCAPUTO
Coordinatore Regionale Sinistra Democratica
O.d.g.:
- Discussione sulla struttura leccese
- Varie ed eventuali
COME RAGGIUNGERCI?
Percorso 1: Dalla Questura imboccare Viale Marche, deviare a Dx in Via Corvaglia e immettersi nei sottopassaggi ferroviari. Appena fuori, sull'angolo a Sx. Percorso 2: Imboccare Via Leuca direz. Castromediano, girare e Dx in Via Dalmazia, sempre dritti sino ai sottopassi ferroviari. Appena fuori sull'angolo a Sx. Percorso 3: Da Viale Grassi superare l'incrocio per S. Cesario e continuare su Via Dell'Abbate, prima del passaggio a livello girare a Sx per Via Puccini e percorrerla sino ai sottopassi ferroviari.
martedì 21 agosto 2007
Per Sd è il tempo delle scelte
di Matteo Bartocci
Per le modifiche alla legge 30 non siamo all'ultima battaglia, la sinistra non è a Fort Alamo ma ha il dovere di tenere aperta la questione e battersi per il rispetto del programma». Anche Alfiero Grandi, attuale sottosegretario all'economia, già dirigente della Cgil e oggi in Sinistra democratica, riconosce che per il partito di Mussi «il momento delle scelte è ormai impellente». «La modifica della legge 30 è nel programma - premette Grandi - è una legge che ha introdotto un supermercato della flessibilità che si è tradotto solo in precarietà. Ma per noi flessibilità e precarietà sono concetti ben diversi».
Eppure Angius, dirigente di Sd, ha difeso la legge 30.
Le sue parole lette fuori dalla contingenza dicono semplicemente che come Sd dobbiamo fare una scelta politica. Se siamo d'accordo bene, altrimenti ognuno andrà per conto suo.
E' una scelta tra la «costituente socialista» e il «cantiere della sinistra»? Continua...
Angius sbaglia, Sd non è appiattita su Riforndazione
di Andrea Carugati
«Noi appiattiti su Rifondazione? Quella di Angius è un’analisi sbagliata, che ignora la realtà, non so quanto volutamente». Titti Di Salvo, capogruppo di Sd alla Camera, non condivide una virgola dell’intervista di Gavino Angius su l’Unità di ieri. In particolare i «giudizi trancianti» su Sd e sulle forze della sinistra radicale.
Angius ritiene che Sd sia troppo schiacciata sul Prc.
«Si vede che fa finta di non vedere, o ritiene insufficienti, gli atti compiuti da Sd. Cito la posizione sulle manifestazioni contro Bush e il giudizio articolato sul protocollo sul welfare. Noi abbiamo sempre avuto una posizione e un ruolo autonomi, nel merito delle questioni. Ma anche un obiettivo preciso: unire la sinistra nel campo del socialismo europeo. Una sinistra larga, plurale, che inglobi le culture femministe, pacifiste, ambientaliste. C’è un vuoto evidente e amplissimo da colmare a sinistra.
Angius chiede una posizione più netta sulla manifestazione del 20 ottobre... Continua...
Così non va, occorre aprire una discussione
L'esigenza di fronteggiare le forme inedite, e per certi aspetti sovversive e devastanti, del capitalismo globalizzato (basti guardare la crisi finanziaria internazionale di questo periodo) impone di fare di Sinistra Democratica non solo l'occasione per una riunificazione di forze, ma anche il luogo di una pratica politica e di una ricerca teorica, capaci di dare alla sinistra un pensiero fondamentale nuovo: uno stadio strutturale inedito che possa essere in grado davvero di rilanciare la funzione storica della sinistra in questo secolo.
Attenzione, se Sinistra Democratica non sarà in grado di incarnare questa esigenza epocale, tutto ciò che si sta facendo rischia di ridursi ad un tentativo di mera riorganizzazione tra vertici di sigle politico-parlamentari, di stampo retroguardista, destinato alla marginalità storica e quindi a disattendere il crescente bisogno di nuova rappresentanza delle masse popolari e della povera gente.
In questo senso non possiamo non esprimere la nostra preoccupazione sulla cultura politica attuale e sugli obiettivi fondamentali di Sinistra Democratica, lanciando un invito alla discussione aperta e alla sostanziale chiarificazione politica; per contribuire a recuperare un impianto culturale e politico adeguato, prima che la sfida sulle prospettive storiche della sinistra italiana divenga oltre modo ardua.
sinistrademocratica.it
lunedì 20 agosto 2007
Contro lo scempio della costa di Otranto
I compagni Giovanni e Riccardo presenti a Otranto il 19.08.2007 per manifestare contro l'ennesimo scempio sulla costa.
venerdì 17 agosto 2007
Diceva Berlinguer...
Enrico Berlinguer affronta il tema della questione morale.
Ad oggi non è cambiato niente.
A. Pepe
mercoledì 15 agosto 2007
Una puntata di "W l'Italia" da non perdere
I poteri interni dei partiti. In questo caso si parla dei DS.
10 minuti molto interessanti di una puntata condotta da Riccardo Iacona.