sabato 31 marzo 2007

DOVE ANDIAMO: VERSO UNA GRANDE FORZA DI SINISTRA

Nel documento approvato oggi dalla dirigenza della seconda mozione congressuale diessina si liquida la possibilita' di fare ''la sinistra del Partito Democratico, destinata ad una funzione minoritaria e ininfluente, un'altra frazione in un partito di incerta identita' che si presenta sin da ora come un campo trincerato di frazioni personalizzate''.

L'altra possibilita' ''piu' difficile, meno rassicurante e piu' ambiziosa, piu' affascinante e piu' utile al Paese e al centrosinistra'' e' aprire ''un processo politico nuovo a sinistra, ora che tutta la sinistra, senza eccezioni, condivide la stessa responsabilita' di governo''. Un processo a sinistra, si legge ancora, ''che superi le contrapposizioni tra riformisti e radicali e che abbia come obiettivo quello di raccogliere forze per crearne una piu' grande, una forza unitaria e di governo, collocata nel Pse, alleata e competitiva con il Partito Democratico''. Non si prefigura quindi, per quanto si legge nel documento, il tentativo di una sommatoria tra partiti esistenti, ma una sorta di costituente aperta dalla sinistra riformista al bacino del Prc.

Questa impostazione e' stata approvata all'unanimita' dall'assemblea di oggi, pur con qualche distinguo, come quello espresso dall'esponente del correntone Vincenzo Vita, anche in questo processo sui tempi ristretti indicati dalle parole di Mussi. La creazione di un nuovo soggetto viene generalmente ritenuta ineludibile anche se da qualche settore della sinistra diessina si chiede una maggiore gradualita' nel distacco definitivo dalla locomotiva della maggioranza diessina, che pone comunque la costituzione definitiva del Partito Democratico alla primavera del 2008, mentre Mussi pone lo spartiacque a Firenze, al termine del congresso nazionale.

giovedì 29 marzo 2007

RIUNIONE DELLA MOZIONE "A SINISTRA. PER IL SOCIALISMO EUROPEO"

ROMA, GIOVEDI 29 MARZO 2007
RELAZIONE DI FABIO MUSSI

(bozza non corretta)

La sinistra deve vivere. Un'autonoma sinistra democratica di ispirazione socialista - aperta alle nuove idee di un mondo che cambia rapidamente - serve all'Italia. Serve ad un'Italia protagonista del progetto dell'Europa, politica e sociale, unita. Dunque pienamente integrata nelle fondamentali correnti di cultura e pensiero politico che la storia ci consegna, e che sono sfidate dalle grandi questioni - della pace, della giustizia, della libertà, del lavoro, del sapere, dell'ambiente - che il futuro prossimo dell'umanità ci mette davanti.
Noi sentiamo una responsabilità, e vediamo il rischio che scelte strategiche sbagliate portino al tempo stesso ad una abdicazione della sinistra e il nostro Paese in un vicolo cieco. Si stanno assumendo decisioni che avranno effetti duraturi per tutti gli anni che verranno.
Il nostro impegno perché il Governo Prodi, sostenuto dalla maggioranza di centro sinistra, abbia successo in questa legislatura, è assoluto. Il passaggio più difficile, il voto al Senato sul rifinanziamento delle missioni militari, è stato superato brillantemente. La maggioranza c'è. L'opposizione - Forza Italia, Alleanza Nazionale, Lega, da una parte, UDC dall'altra - ha preso strade divergenti.

CONTINUA

martedì 27 marzo 2007

INTERVENTO DEL COMPAGNO MIMMO SAPONARO DI VEGLIE

IL PARTITO DEMOCRATICO....

Ma allora era davvero tutto deciso, se questo slogan e quel fliyer giunto nelle vostre case nasce dal nazionale quando ancora solo lecce ha un risultato acquisito, mentre in tutta italia i congressi sono ancora all’inizio….e cosa abbiamo fatto nei congressi di base, perché vi hanno chiesto se lo volevate, quando avevano già deciso loro per voi….
Io ci ho creduto….e ci ho creduto a Veglie, Carmiano, Botrugno, Salice, San Cassiano, Porto Cesareo, Alliste, Castrì, Minervino, Poggiardo, Melendugno, Uggiano, Scorrano…. In lungo e in largo la provincia per incontrare compagni che non conoscevo, storie a me lontane….una bellissima esperienza, un’occasione. E per questa occasione che mi è stata concessa ho da ringraziare i miei compagni di viaggio e coloro che mi hanno incoraggiato anche quando si andava a prendere lo 0% a 50 Km.

CONTINUA

INTERVENTO DEL COMPAGNO ANGELO ZAPPATORE DI NOCIGLIA

Ringrazio sentitamente quanti hanno reso questo congresso UNIDIREZIONALE, mancando di rispetto a noi della minoranza. Questo è segno che tutto ciò che ho sostenuto fin ora non è altro che la fantasia di un folle che ha deciso di sposare una linea di pensiero, giusto o sbagliato che sia, non conforme alle direttive.
Pensandoci bene avrei tolto proprio il simbolo della Quercia e la Rosa del Socialismo Europeo.
Questo rende chiaro che il partito a cui ero profondamente legato è pronto a questo passo, sposare definitivamente le logiche democristiano-popolari.

Non piangiamo sul latte versato.

La nuova spinta deve partire ora da chi non ha mai creduto fino in fondo a questo progetto del nuovo partito, e prendo come esempio il 75% dei giovani della SINISTRA GIOVANILE della nostra federazione, che si sentono ormai frustrati dalle continue promesse a mò di campagna elettorale.

CONTINUA

SIAMO CONTRO IL PARTITO DEMOCRATICO

Lettera aperta: Due donne della Cgil entrano nel vivo del dibattito del Congresso dei Democratici di Sinistra. "Bisogna fermare il treno del Pd, certo nuovo, ma certamente non di sinistra. Una cosa è l'identità del partito, un altra è la giusta ricerca di un sistema di alleanze politico-elettorali per vincere e governare il Paese".

(Mariella Lo Bello, Caterina Santamaria, 23 marzo 2007)

Alle compagne ed ai compagni
che vanno al Congresso dei DS

Quando soffia il vento del cambiamento, se è portatore e speranza di vero cambiamento, si ha voglia di respirarlo a pieni polmoni.
Noi siamo due donne del sindacato, della CGIL, ed è da questo luogo, da questa postazione che vogliamo, da protagoniste consapevoli, dire il nostro punto di vista nel vivo del dibattito del Congresso dei Democratici di Sinistra. CONTINUA

giovedì 22 marzo 2007

MUSSI: A SINISTRA NASCERA' QUALCOSA DI NUOVO

Il leader della Sinistra Ds ammette che l'impresa comune (Ds) si avvia alla fine" e apre al cantiere proposto da Bertinotti: "Certe divisioni hanno fatto il loro tempo. Non accetto l'idea che la sinistra possa ridursi a fare la corrente di minoranza di un partito di centro. La sinistra cercherà di ritrovarsi"

"Per ora c'è un voto largo per la mozione Fassino". Lo ammette, in un'intervista a l'Espresso, Fabio Mussi, ministro dell'Università e leader della mozione congressuale "A sinistra per il socialismo europeo", a proposito dei congressi della Quercia in corso.
L'agonia dei democratici di sinistra si avvia alla sua fine: "Un'impresa comune è sull'orlo di finire". CONTINUA

ANGIUS: SE QUESTO E' IL PD IO NON VOGLIO AVERCI NIENTE A CHE FARE

Angius: Pd, Rutelli si comporta da padrone.Il senatore Ds: «Non mi piace l'appiattimento sulle posizioni della Margherita. Rutelli sembra il padrone del Partito democratico»
ROMA - «Il Partito democratico che si vuole far nascere sembra un ulivetto, perchè si tratta della semplice somma di Ds e Margherita. Non mi piace che il mio partito sia totalmente appiattito sulle posizioni della Margherita. Rutelli sembra il padrone del futuro Partito democratico, ha giá detto che la laicitá va trattata con cautela e che bisogna star fuori dal Partito socialista europeo. Se il Pd è questo io non voglio avere niente a che fare con questo nuovo soggetto politico». Lo ha dichiarato il senatore Ds Gavino Angius, leader di una delle tre mozioni che si confronteranno al congresso della Quercia, a Teleradiostereo.
«Una volta sciolti i Ds, perchè quello di aprile sará l'ultimo congresso del nostro partito, saremo tutti liberi di scegliere la nostra strada. Ribadisco che il Partito democratico così come viene concepito è un disastro. Io non sono contrario alla nascita di un nuovo soggetto politico, ma mi aspettavo - conclude il vicepresidente del Senato - un nuovo soggetto politico di sinistra». 07 marzo 2007 Corriere della Sera

IV CONGRESSO: RISULTATI DEFINITIVI

94 SEZIONI

VOTI VALIDI 3135 (46,46%)
SU 6748 AVENTI DIRITTO

FASSINO: 2399 (76,52%)
MUSSI: 654 (20,86%)
ANGIUS: 82 (2,62%)


SCARICA IL FILE DETTAGLIATO DEI RISULTATI

venerdì 16 marzo 2007

RIUNIONE PRE-CONGRESSUALE DEI DELGATI MOZIONE MUSSI

VENERDI' 23 MARZO

PRIMA DELL'INIZIO DEI LAVORI CONGRESSUALI PROVINCIALI I DELEGATI DELLA MOZIONE MUSSI SONO CONVOCATI PER LE 17,30 PRESSO L'HOTEL TIZIANO.

lunedì 12 marzo 2007

DOPO IL CONGRESSO NAZIONALE DELLA SG

Di Roberto Montefusco e
di Antonio Pataffio

(firmatari della tesi Sg "Alla fine c'era la terra da salvare")

da www.aprileonline.info - 12 marzo 2007

Il Congresso nazionale della Sinistra giovanile ha consegnato a tanti compagni un'amara riflessione sulla natura della nostra organizzazione, sullo spazio di dibattito democratico che è in grado di garantire, sulla cittadinanza politica che dovrebbe essere assicurata, e non lo è, a chi intende testimoniare e praticare una diversa opzione politica.
Nei Congressi di base si erano confrontate tre tesi contrapposte, due di esse (entrambe riconducibili alla maggioranza ds) sono poi "scomparse" in sede di Congresso nazionale per confluire in un'unica maggioranza. CONTINUA...

giovedì 8 marzo 2007

I VALORI DEI DEMOCRATICI

I valori dei Democratici di Sinistra


di Giorgio Ruffolo

"La Repubblica", lunedì 5 marzo.

(Scarica l'articolo)

RISULTATI IN SEZIONE AL 7 MARZO

AVENTI DIRITTO: 4957
VOTANTI:2251 (45,41% DEGLI AVENTI DIRITTO)
FASSINO: 1744 (77,48%)
MUSSI: 437 (19,41%)
ANGIUS: 70 (3,11%)



DELEGATI: 324
FASSINO: 176
MUSSI: 34
ANGIUS: 4

(Scarica il file dettagliato dei risultati)

domenica 4 marzo 2007

CONGRESSI IN SEZIONE

MARTEDI' 13 MARZO

Cannole, ore 18.30, ex scuola media.
Ugento, sezione ds.

MERCOLEDI' 14 MARZO


Gemini, ore 18, sezione ds.
Castrignano del Capo, sezione Ds.
San Pietro in Lama, sezione Ds.

GIOVEDI' 15 MARZO


Matino, ore 18.30, sezione ds.
Scorrano, ore 18.30, sezione ds.
(Scarica il calendario aggiornato al 7.3.07)

PER UNA SEPARAZIONE CONSENSUALE. CONFRONTO PD E COSTITUENTE SOCIALISTA

di Peppino Caldarola, pubblicato su Il Riformista (1 Marzo 2007)
Prodi durerà o non durerà? Berlusconi riuscirà a tenere legato a sé Casini? Il Partito democratico volerà alto o si spezzerà nel decollo? Tutte domande senza risposta immediata. Ciascuna domanda e tutte assieme evocano eventi destinanti ad essere influenzati dal corso delle cose piuttosto che a provocare situazioni nuove. Tutto è appeso ad un filo. Come nelle classiche crisi di sistema c'è una logica di sopravvivenza che può far sperare gli ottimisti, ma accanto ad essa c'è l'ipotesi del crack, della situazione imprevista, della rivolta degli scheletri o del futuro che forza il presente. La sinistra ha messo in discussione tutto. Fassino vincerà il congresso, un partito riluttante verrà portato "oltre". Sarà di centrosinistra, anticiperà la svolta della socialdemocrazia europea, sarà una cosa di centro realizzando il sogno di Beppe Vacca di una nuova DC fondata dai comunisti?
I timonieri non lo sanno, hanno molte speranze e qualche tremore. Qualcuno si riserva di far saltare il matrimonio prima di salire sull'altare, prima del 2009.
Per questo sono inutili sia guerre preventive sia guerre successive.
Elaboriamo il lutto e andiamo avanti. (Continua a leggere)

CALANO I VOTI, AUMENTANO GLI ELETTI: QUALCOSA NON VA

di Michele Prospero (L'unità 3 MARZO 2007)

Che la crisi della politica sia incentivata dalla mancanza di partiti grandi non ci sono dubbi.
Ma cosa hanno fatto i DS per diventare più grandi e schivare così gli scogli della frantumazione che manda alla deriva il sistema politico?
Questo è il nodo. Una sindrome di Penelope ha contagiato finora i leader dei DS.
Ogni volta che il partito si avvicinava a percentuali europee, tutto veniva disperso per assecondare l'ebbrezza ingannevole di nuovi inizi. E così si ritoccavano nomi, simboli, identità. E' quasi un miracolo che un partito così febbrilmente esposto agli umori imprevebili dei suoi capi sia soppravvissuto e continui anzi a giocare un ruolo rilevante.
Chi comprerebbe una macchina nuova sapendo che a breve essa andrà fuori produzione?
Per un partito è lo stesso. Non può sperare di conquistare fette ampie di consenso se il suo leader annuncia che la "Cosa" appena creata andrà presto fuori produzione.
Per i DS avviene così da molti anni. L'unica cosa certa è che la "Cosa" appena lanciata non dura come offerta politica stabile e si ricomincia daccapo a navigare nell'ignoto. (Continua a leggere)

MUSSI: NON FARO' LA SINISTRA DEL PD. DURERA' POCO

Pubblicato su l’Unità il 4 marzo 2007

Fabio Mussi dice che non è intenzionato a fare la sinistra del Partito democratico per due ragioni. La prima: «È un rassemblement elettorale senza identità, senza una chiara tavola dei valori, senza una collocazione internazionale. E come tale durerà poco». La seconda: «Nasce come un partito più al centro dei Ds e che prepara una politica che guarda più al centro dello schieramento politico». Ci sarebbe poi una terza ragione che, se non gli dovesse riuscire di «fermare il treno del Pd», lo porterebbe a lavorare fuori da questo terreno: «La vera novità di oggi non è questo Ulivo, ma il fatto che per la prima volta nella storia d’Italia tutta la sinistra è al governo. È arrivato il momento di affrontare il problema delle divisioni della sinistra».
Cosa dimostra la crisi, ministro?
«La legge elettorale è pessima, ma non è la responsabile del filo di rasoio su cui si cammina al Senato. Ci siamo soffermati troppo poco a riflettere sulle nostre difficoltà politiche e sul risultato delle elezioni del 2006. L’Unione vince per un soffio di voti alla Camera e per un soffio di seggi al Senato. La lista dell’Ulivo alla Camera, che aveva preso più del 33% due anni prima alle europee, prende il 31%. E i due unici partiti rimasti a convivere nella lista dell’Ulivo, Ds e Margherita, al Senato vanno decisamente male, con i Ds al 17,5%. È chiaro che un partito che si presenta alle politiche annunciando sostanzialmente il suo superamento non è destinato a raccogliere trionfali successi». (Continua a leggere)