domenica 4 marzo 2007

MUSSI: NON FARO' LA SINISTRA DEL PD. DURERA' POCO

Pubblicato su l’Unità il 4 marzo 2007

Fabio Mussi dice che non è intenzionato a fare la sinistra del Partito democratico per due ragioni. La prima: «È un rassemblement elettorale senza identità, senza una chiara tavola dei valori, senza una collocazione internazionale. E come tale durerà poco». La seconda: «Nasce come un partito più al centro dei Ds e che prepara una politica che guarda più al centro dello schieramento politico». Ci sarebbe poi una terza ragione che, se non gli dovesse riuscire di «fermare il treno del Pd», lo porterebbe a lavorare fuori da questo terreno: «La vera novità di oggi non è questo Ulivo, ma il fatto che per la prima volta nella storia d’Italia tutta la sinistra è al governo. È arrivato il momento di affrontare il problema delle divisioni della sinistra».
Cosa dimostra la crisi, ministro?
«La legge elettorale è pessima, ma non è la responsabile del filo di rasoio su cui si cammina al Senato. Ci siamo soffermati troppo poco a riflettere sulle nostre difficoltà politiche e sul risultato delle elezioni del 2006. L’Unione vince per un soffio di voti alla Camera e per un soffio di seggi al Senato. La lista dell’Ulivo alla Camera, che aveva preso più del 33% due anni prima alle europee, prende il 31%. E i due unici partiti rimasti a convivere nella lista dell’Ulivo, Ds e Margherita, al Senato vanno decisamente male, con i Ds al 17,5%. È chiaro che un partito che si presenta alle politiche annunciando sostanzialmente il suo superamento non è destinato a raccogliere trionfali successi». (Continua a leggere)

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