martedì 24 aprile 2007

A TUTTI I COMPAGNI

DA GIGI SPEDICATO

…Gli dissi che mi sentivo indegno; forse sarebbe stato meglio che me andassi a casa, per tornare un’altra volta quando fossi stato più forte.

“State dicendo delle assurdità” scattò. “Un guerriero accetta la sua parte, qualunque possa essere, e la accetta in assoluta umiltà. Accetta in umiltà ciò che egli è, e non ne fa motivo di rimpianto ma di sfida.

“Ciascuno di noi ha bisogno di tempo per capire questo concetto e riuscire a viverlo pienamente. Io, per esempio, odiavo anche solo sentir pronunciare la parola umiltà. Sono un indio, e noi indios siamo sempre stati umili, non abbiamo mai fatto altro che abbassare la testa. Pensavo che l’umiltà non fosse adatta al guerriero. Mi sbagliavo! Adesso so che l’umiltà del guerriero non è l’umiltà del mendicante. Il guerriero non abbassa la testa dinanzi a nessuno, ma nello stesso tempo non permette a nessuno di abbassare la testa dinnanzi a lui. Il mendicante, invece, si butta in ginocchio e si umilia davanti a chiunque giudichi superiore, ma nello stesso tempo pretende che chiunque gli sia inferiore si umilii davanti a lui.

“Per questo vi ho detto prima che non posso sapere quel che sembra bene a un maestro. Io conosco soltanto l’umiltà del guerriero, e questa non mi permetterà mai di schiavizzare qualcuno.” (pp. 49-50)


Carlos Castaneda, L’isola del Tonal

2 commenti:

Anonimo ha detto...

grande gigi sempre una spanna sopra...non gli altri, ma una spanna sopra per volare alto....
un abbraccio architettomelandri

Anonimo ha detto...

.............sublime!

Gigi, che bel pensiero.

Buon Lavoro.