sabato 7 aprile 2007

MUSSI A D'ALEMA: PER TE CANCELLARE TRACCE E' UNA DOTTRINA

''Tempo fa D'Alema, polemizzando sulla mia presa di distanza dal Partito democratico mi scriveva sui giornali: 'Caro Fabio, i partiti di cui tu parli cosa vuoi che dicano a un giovane che avra' 20 anni nel 2010?' Questa non e' una semplice affermazione, e' una dottrina, quella di cancellare le tracce''. Fabio Mussi che partecipa ad un dibattito sulla raccolta di un anno di numeri della rivista ''News Left Review'' critica il ministro degli Interni sostenendo che e' un errore concepire il passato come un qualcosa di cui si puo' fare a meno acuendo cosi' la polemica in vista del congresso dei Ds a Firenze. ''Il nuovo - osserva il leader della sinistra della Quercia - ha assunto cosi' una forma assoluta e il passato e' un peso di cui liberarsi, questo lo ritengo sbagliatissimo. Nei quaderni dal carcere di Gramsci c'e un continuo confrontarsi e mettere in relazione il passato con il presente''. ''Appartengo - aggiunge Mussi - ad una generazione che non ha avuto paura ad aprirsi alle dinamiche del mondo, ma non rompendo il collegamento con il passato e senza incitare i giovani a tagliare i rapporti con il Movimento operaio''. Mussi mantiene il punto sulla sua scelta di non far parte della nuova formazione politica. ''Non mi rassegno - spiega - all'idea che la sinistra, pur attraverso travagli e ripensamenti tardivi come quello dell'89, si riduca oggi a un grumo di correnti in un partito di incerta identita' in un ventaglio di forze minori radicalizzanti, in competizione tra loro''. ''Sarebbe - conclude il leader della minoranza Ds - un esito deludente per una lunga storia''.

Nessun commento: