martedì 30 gennaio 2007

RIFORME. LEONI: PDL COSTITUZIONALE, NO A COLPI DI MAGGIORANZA


(DIRE) Roma, 25 gen. - "Il risultato del referendum costituzionale del 25 e 26 giugno del 2006 ha dimostrato concretamente che moltissimi cittadini italiani intendono sottrarre le modifiche costituzionali alla totale (e dunque pericolosa) disponibilita' delle maggioranze politiche, maggioranze che sono per definizione, oltre che per intrinseca valenza democratica, 'a tempo'." Lo dice il vicepresidente della Camera Carlo Leoni, annunciando di aver depositato alla Camera con Marisa Nicchi, componente della I commissione affari costituzionali, una proposta di legge costituzionale di modifica dell'articolo 138 della Costituzione. La pdl mira ad elevare la maggioranza necessaria per l'approvazione, in seconda lettura, delle leggi di revisione costituzionale, mantenendo la facolta' di sottoporre a referendum la legge di revisione costituzionale nel caso in cui lo chiedano un quinto dei componenti di una Camera, o cinque consigli regionali, o cinquecentomila elettori. Secondo il vicepresidente della Camera "e' necessario, dunque, rafforzare il carattere di rigidita' della nostra Costituzione, adeguando il sistema all'esigenza di spingere le maggioranze politiche alla ricerca 'tenace' di un accordo con le minoranze per poter mettere mano alla Costituzione, tenuto anche presente che questo e' stato considerato di importanza prioritaria nel programma sottoscritto dai partiti dell'Unione usciti vincitori dalle ultime elezioni". "Questo garantira' il raggiungimento di un ampio consenso- conclude Leoni- evitando per il futuro riforme costituzionali approvate a colpi di maggioranza al di fuori da ogni confronto democratico".

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