martedì 30 gennaio 2007

PD: GRANDI (DS), LA COLLOCAZIONE NON SI DECIDE CON UN REFERENDUM. NON HO ALCUNA INTENZIONE DI USCIRE DAL SOCIALISMO EUROPEO


Roma, 26 gen. (Adnkronos) - ''Dico a Mauro Zani che la sua risposta, sul significato della proposta di fare un referendum su nome e affiliazione internazionale del partito democratico, non mi tranquillizza affatto. Mi dispiace, ma sul referendum non sono d'accordo ne' con Mauro Zani ne', tanto meno, con Salvatore Caronna, che pure dovrebbe sentire l'esigenza di sostenere la posizione politica della maggioranza, cui fino a prova contraria aderisce, e quindi, di Fassino''. Lo dice Alfiero Grandi, che sottolinea: ''Siamo all'avvio di un congresso che da' finalmente la parola alle iscritte e agli iscritti ai Ds sulla scelta, avanzata dalla maggioranza attuale del partito, di decidere di dare vita al Partito democratico''. ''E', evidentemente, parte costitutiva e fondamentale delle scelte congressuali decidere se il futuro partito si debba definire di sinistra e socialista, e se sara' parte costitutiva del socialismo europeo -aggiunge- Se questo, come spero, sara' un vincolo insuperabile, il futuro partito si potra' fare solo se il vincolo sara' sciolto positivamente. Sottoporre a referendum tra gli iscritti, o anche tra gli elettori, dopo il congresso, questa e altre scelte ha poco senso perche' c'e' chi, come me, e credo Mauro Zani, non ha alcuna intenzione di uscire dal Partito Socialista Europeo, e quindi, non accetterebbe una scelta contraria, neppure se fosse una maggioranza a farla. Ne', tanto meno, si puo' pensare di imporre, attraverso un referendum, a una parte fondamentale del gruppo dirigente della Margherita di entrare nel Pse suo malgrado, dopo che ha detto in tutte le salse che non ne vuole sapere''.

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