mercoledì 8 agosto 2007

La questione cattolica

Domenico Jervolino*, 06 agosto 2007

La riflessione. La cultura e la politica laica sono inadeguate di fronte a questa tematica, e non offrono soluzioni efficaci né l'anticlericalismo di alcuni settori né l´acquiescenza e la subalternità dei più. Ma tutti, democratici, sinistra, intellettuali laici, dovrebbero conoscere meglio la complessità e l'articolazione del mondo cattolico per non lasciare la rappresentanza del cattolicesimo ai vertici clericali, declinando un concetto di laicità comune a credenti, non credenti, diversamente credenti come elemento essenziale di un'autentica democrazia.

Confesso che non mi capitava da un po' di tempo di leggere con soddisfazione e consenso un editoriale di Eugenio Scalfari su "Repubblica". E' accaduto domenica 5 agosto con quello che prendi il suo titolo da una citazione dal più grande poeta : "Oh Costantin di quanto mal fu madre..."

Le parole di Dante introducono un ragionamento articolato che mostra come sia stata e resti fondamentale per la nostra storia politica la questione cattolica, che potremmo anche chiamare con Gramsci la questione vaticana, che dipende appunto dal fatto che il nostro paese ospita la sede del successore di Pietro e che questa sede ha assunto nel corso dei secoli un potere politico consistente (appunto nel periodo che fu chiamato "epoca costantiniana", anche se - come è noto a partire dai tempi dell'umanista Lorenzo Valla la cosiddetta donazione di Costantino a papa Silvestro è un falso storico - cosa che non poteva quindi essere nota a Dante, che comunque la depreca, anche come credente). Il potere politico del papato è sopravvissuto in Italia, in forme nuove, grazie tra l'altro al regime concordatario che non dobbiamo solo a Mussolini ma anche, per il suo aggiornamento, a Craxi, con buona pace dei suoi epigoni.

Scalfari illustra persuasivamente la specificità italiana della questione cattolica e la sua nuova attualità dopo la scomparsa della Dc, e mostra come essa anzi oggi viene rinverdita dalle persistenti tendenze temporaliste dei vertici ecclesiastici, dai privilegi di cui godono, e dal progetto di fare della specificità italiana la base di partenza di una riconquista di peso politico in altri paesi dalla Spagna al Portogallo, dall'Austria alla Baviera, ad alcuni paesi latino-americani.... Si potrebbe aggiungere che la questione cattolica è importante a livello del mondo globalizzato per l´organizzazione fortemente centralizzata del cattolicesimo romano, oggi persino più dei secoli scorsi, e per la tentazione di giocare questa influenza nel conflitto delle civiltà come appena ieri in chiave anticomunista. Continua...

Nessun commento: